rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Treviso

"Il Signore ha agito": la messa (poi sospesa) per festeggiare lo stop al Ddl Zan

Il parroco di San Zenone degli Ezzelini, in provincia di Treviso, aveva promosso una celebrazione di ringraziamento per il blocco del disegno di legge, scatenando le polemiche

Sta facendo discutere la messa organizzata dal parroco di San Zenone degli Ezzelini (Treviso), prevista per la mattina di ieri e poi sospesa, promossa per ''ringraziare per il blocco del Ddl Zan''. L'evento aveva scatenato la bufera tra il prete e il sindaco omosessuale Fabio Marin, che si era opposto alla preghiera. 

La messa per festeggiare lo stop al Ddl Zan

La celebrazione era stata annunciata con un bollettino parrocchiale: "Il disegno di legge promosso dall'onorevole Zan (famoso ddL Zan) è un testo che sarebbe dovuto essere stato approvato al Senato, dopo il primo passaggio in Parlamento, già nel marzo 2020, mese in cui è partita la pandemia del coronavirus. I vescovi italiani ne avevano denunciato la pericolosità nel giugno 2020 e nel foglietto del 19 luglio 2020 avevamo riportato il testo della Cei impegnandoci a pregare nel nostro rosario quotidiano 'per i nostri governanti perché facciano leggi giuste secondo la volontà di Dio'. La pericolosità e ambiguità della legge stava soprattutto nell'introdurre nella legislazione italiana e nell'insegnamento scolastico, mascherata come lotta contro l'omotransfobia, per la quale ogni persona ha diritto di scegliere a proprio piacimento di essere maschio o femmina... Lo scorso 27 ottobre la legge è stata bloccata con voto segreto al Senato. Volevo proporre una S. Messa di Ringraziamento mercoledì 10 novembre alle ore 18.30 in Santuario per questo difficile e laborioso approdo in cui il Signore ha agito e ha sostenuto tutte le persone di buona volontà. Continuiamo a pregare per i nostri governati perché questa ideologia, anche se in una modalità meno invasiva, è stata votata con la fiducia in un emendamento del dl Trasporti il 4 novembre. Vostro parroco, don Antonio Ziliotto". Questo l'annuncio della messa pubblicato sul bollettino parrocchiale.

''I diritti delle persone devono essere riconosciuti''

Sulla vicenda è intervenuto anche il vicario generale della diocesi di Treviso, mons. Giuliano Brugnotto: ''Dobbiamo certamente mantenere la preghiera perché i governanti giungano a leggi giuste, ed è la preghiera affinché le posizioni seriamente argomentate possano venire riconosciute, in un contesto di discussione democratica franco e anche serrato, senza pregiudiziali ideologiche e chiusure preconcette. 

''Certamente - ha aggiunto  mons. Brugnotto - non sembra opportuno un utilizzo strumentale della celebrazione eucaristica relativamente a una questione politica. Più che un ringraziamento, dispiace che in questo periodo non si sia attivato sul tema un dialogo aperto in Parlamento, così da produrre una legge capace di rispettare e tutelare tutte le persone. I diritti delle persone, infatti, debbono essere riconosciuti: da un lato c’è sicuramente quello di vivere senza subire violenza e discriminazione, ma dall'altro anche quello della libertà di espressione. Resta vero quanto affermato dal presidente dei vescovi italiani, il card. Gualtiero Bassetti: ‘Tra l’approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell’obiettivo del rispetto reciproco’''.

Il post di Zan

Sulla vicenda è intervenuto anche  il deputato Alessandro Zan che ha commentato il caso con un post su Facebook: "Don Antonio Ziliotto, parroco di San Zenone (TV), dopo aver associato il Covid al ddl Zan come una sorta di punizione di divina, ha indetto una messa di ringraziamento a Dio per lo stop in Senato. Ho da sempre rispetto verso la fede di ciascuno e verso le istituzioni cattoliche, con cui dialogo costantemente. Questo però è uno sfregio e un insulto non solo alle vittime del Covid, ma anche alle tantissime persone cattoliche profondamente convinte della necessità di una legge contro i crimini d'odio: messaggio decisamente più cristiano di un bollettino parrocchiale che distribuisce fake news".

zan-facebook-2

La risposta del Partito Democratico

"Mi sento in dovere di manifestare totale contrarietà nei confronti dell’iniziativa assunta dal parroco di San Zenone degli Ezzelini, don Antonio Ziliotto. Il gesto è provocatorio e divisivo. A questo riguardo esprimo la mia solidarietà al sindaco Fabio Marin e a tutte quelle persone che hanno dovuto subire nella loro vita discriminazione, odio e addirittura violenza per il solo fatto di essere sé stessi”. Lo dichiara Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico di Treviso, commentando la decisione del parroco del paese trevigiano di celebrare una messa di ringraziamento per il blocco del Ddl Zan. “Pur nel rispetto delle sensibilità di ciascuno, mi chiedo come si possa arrivare a organizzare una cerimonia di ringraziamento perché non è stata adottata una legge che mirava ad allargare i diritti e le tutele contro i crimini d’odio”, incalza Zorzi. 

Il Coordinamento LGBTE di Treviso

“Una visione molto fantasiosa quella di Don Antonio Ziliotto che vede tra gli applausi in quell’aula del Senato che ha affossato il Ddl Zan le mani di Dio. Il solo pensiero che si preghi perché le persone continuino a essere discriminate, costrette alla paura e a volte all’infelicità di vivere nell’ombra lo troviamo sconcertante quanto aberrante”. Commenta così Valentina Pizzol del Coordinamento LGBTE di Treviso alla notizia della santa messa di ringraziamento per il blocco del disegno di legge contro le discriminazioni, Ddl Zan, che verrà officiata oggi, mercoledì 10 novembre, nella località trevigiana.

“A pensar male, una messa di ringraziamento per il blocco del disegno di legge contro le discriminazioni ci sembra, più che altro, una mossa politica del parroco di San Zenone contro il sindaco Fabio Marin, che ha deciso di esprimere apertamente e liberamente la propria vita agli occhi dei suoi concittadini - ha aggiunto Valentina Pizzol”. “La reazione dell’intera comunità all’affossamento del Ddl Zan è arrivata pochi giorni dopo, quando i trevigiani con le loro famiglie sono scesi in piazza Santa Maria dei Battuti nel capoluogo per manifestare il disappunto a questa penosa vicenda - ha continuato Pizzol -. L’episodio che vede oggi coinvolto il parroco di San Zenone fa eco a quello che abbiamo visto accadere nell’aula del senato e che non avremmo voluto sentire risuonare nel nostro territorio”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il Signore ha agito": la messa (poi sospesa) per festeggiare lo stop al Ddl Zan

Today è in caricamento