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Giovedì, 18 Aprile 2024
MILANO

Milano, il Comune "sospende" la cittadinanza al Dalai Lama

Pressioni del governo cinese, con il rischio di una non partecipazione della Cina all'Expo del 2015, hanno fatto prendere tempo all'amministrazione che dovrà decidere se consegnare o nemo la cittadinanza al leader tibetano

Cittadinanza onoraria si, cittadinanza onoraria no? I consiglieri comunali di Milano hanno deciso di prendere tempo per decidere se procedere o meno con la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, che dal 26 al 28 giugno sarà in città per una serie di meditazioni e per incontrare gli studenti delle università lombarde.

L'assemblea doveva votare giovedì 21 giugno la delibera, firmata da tutti i gruppi, che avrebbe reso milanese il leader del buddhismo tibetano, ma i consiglieri hanno votato solo per un rinvio della decisione.

Colpa delle pressioni delle Cina e della Farnesina che hanno indotto il Comune a tenere in considerazione le conseguenze dell'onorificenza, ad esempio una rinuncia da parte di Pechino a partecipare ad Expo 2015.

In Consiglio è intervenuto anche il sindaco, Giuliano Pisapia, che ha negato di avere incontrato l'ambasciatore cinese né rappresentanti del ministero degli Esteri. L'unico faccia a faccia, ha raccontato, è stato quello informale a Palazzo Reale con la console cinese durante la cena organizzata venerdì scorso dalla Fondazione Italia-Cina.

In quell'occasione la rappresentante di Pechino ha detto che la cittadinanza onoraria sarebbe stata interpretata come un gesto di "inimicizia", mentre Pisapia ha ribattuto che l'iniziativa vuole essere un riconoscimento a una personalità che si è distinta per la sua azione a favore della pace e del dialogo interreligioso nel mondo. 

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