rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Città Roma

Sotto sfratto a 90 anni: "Mamma Mirella vuole morire a casa sua"

Tutti la conoscono per le sue battaglie nel sociale. Mirella Casanica, classe 1925, rischia di restare in mezzo a una strada. La solidarietà del suo quartiere e l'appello del figlio

ROMA - Non può fare dieci metri per le strade del quartiere. Qualcuno, per un saluto, la ferma sempre. Un abbraccio, un sorriso, una mano con i sacchi della spesa. Mirella Casanica, classe 1929, è un'abitante storica del rione Testaccio. Un'istituzione. Tutti conoscono lei e le sue "gesta". Chi ha potuto si è fermato ieri mattina per il picchetto sotto l'appartamento che l'ha vista nascere, 75 metri quadri in via Alessandro Volta. 

Quello di ieri era l'ultimo accesso dell'ufficiale giudiziario, lo sfratto per finita locazione la metterà alla porta, almeno sulla carta, il 27 novembre. I nuovi proprietari dei cinque appartamenti del palazzo, che hanno acquistato come Srl, non vogliono rinnovare il contratto. Unica concessione del giudice è lo slittamento dell'esecuzione al 9 gennaio. Un tempo sufficiente (si spera) a raccogliere l'appello lanciato dalla famiglia. 

"Mamma vuole solo morire a Testaccio - spiega il figlio Stefano - chiede solo che le venga dato un tetto qui, nel suo quartiere, dove è nata e cresciuta". Specie in nome delle battaglie che nel rione portano il suo nome. Vedova da cinque anni, madre di quattro figli cresciuti nel piccolo appartamento di via Volta, si è spesa in prima persona per l'apertura della prima scuola media del quartiere, per il miglioramento dei servizi nelle classi delle elementari, per la lotta allo spaccio di droga, per soccorrere i vicini in difficoltà. Sotto il sindaco Petroselli ottenne la concessione per il centro anziani, ancora esistente, nei locali dell'ex Mattatoio.

Divenne presidente, e in quelle mura conquistò la fama di giocatrice instancabile di burraco. Fu poi coordinatrice di tutti i centri del I municipio. E ancora candidata alle elezioni municipali con Sel nel 2013. Alle telecamere che spesso l'hanno interpellata su temi legati al sociale e alla gestione delle fragilità sui territori, si è autodefinita "un po' una suora laica". Lasciare il rione che ha fatto da cornice alla sua intera esistenza sarebbe una condanna a morte. Il figlio: "Portarla fuori equivale a trasferirla all'estero. Per quanto sia in salute, non so se potrebbe sopravvivere". 

Al picchetto antisfratto hanno partecipato i consiglieri di centro sinistra, Orlando Corsetti (Pd) e Stefano Fassina (Sel). Un'altra storica famiglia romana si trova a vivere l'incubo di finire in mezzo alla strada - scrive in nota Corsetti - espulsa dal contesto sociale e territoriale in cui ha vissuto per decenni a causa di uno sfratto in fase esecutiva nei confronti di persone molto anziane che vivono a Testaccio. Lo sfratto, per finita locazione, dovrebbe essere funzionale ad aprire l'ennesimo bed and breakfast del centro storico". Un'ipotesi che nasce dalla destinazione a B&B dell'appartamento al primo piano. "Lancio un appello alla sindaca Raggi perchè si adoperi mettendo in campo azioni sistematiche per contrastare la frenesia speculativa che sta portando allo snaturamento del centro storico e sta lasciando per strada intere famiglie".

Continua a leggere su RomaToday
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sotto sfratto a 90 anni: "Mamma Mirella vuole morire a casa sua"

Today è in caricamento