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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Bari

Ragazzina muore dopo un intervento: in sala operatoria "mancavano termometro e farmaco salvavita"

Zaray Coratella, 12 anni, morì in ospedale a Bari dopo un'operazione al femore. I "deficit organizzativi dell'azienda ospedaliera" avrebbero contribuito ad aggravare le condizioni cliniche della ragazza, secondo una perizia medico-legale

In sala operatoria "non c'era il termometro, né il farmaco salvavita (rimosso qualche settimana prima perché scaduto)" quando Zaraj Tatiana Coratella Gadaleta - 12 anni - fu sottoposta all'intervento chirurgico di riduzione di una frattura al femore. Questi elementi, ritenuti "deficit organizzativi dell'azienda", avrebbero contribuito ad aggravare le condizioni cliniche della ragazza, morta nel 2017 all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari a causa delle conseguenze di un'ipertermia maligna diagnosticata troppo tardi.

Ragazzina morta dopo un'operazione a Bari: la consulenza medico-legale

E' la conclusione a cui è giunta la consulenza medico-legale depositata nei giorni scorsi e disposta dal tribunale civile di Bari nella causa per il risarcimento danni relativo alla morte della ragazzina di dodici anni, sul quale la mamma con le due nonne della ragazza e il policlinico sono al momento in disaccordo sulla quantificazione.

Il procedimento penale, per omicidio colposo, vede invece la richiesta di patteggiamento a 14 mesi per l'anestesista coinvolto. Nell'ambito dello stesso procedimento, il pm Bruna Manganelli sta valutando se chiedere il rinvio a giudizio del primario di Anestesia e Rianimazione. Secondo i consulenti, i due medici e il Policlinico sarebbero "tutti co-responsabili, a vario titolo, egualmente, del decesso della dodicenne"

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