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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca / Napoli

Palloncino nello stomaco per dimagrire: morto

L'uomo, un 38enne napoletano, nel mese di maggio aveva praticato l'intervento di inserzione di palloncino gastrico. Due mesi dopo aveva deciso di rimuovere il palloncino e pochi giorni dopo è morto

NAPOLI - Avrebbe voluto essere più magro: per questo aveva deciso di farsi operare. Riduzione dello stomaco con la tecnica del "palloncino" per riuscire finalmente a sentirsi meglio con se stesso. Un desiderio, questo, che però è costato la vita a Francesco Paolo Salvato, 38enne napoletano.  L'uomo è morto ieri nell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per una "sospetta encefalopatia di Wernicke", insorta dopo l'operazione in un'altra clinica per la rimozione del "palloncino". 

A ricostruire la storia del paziente è la stessa Asl Napoli3. "Nel maggio 2013 Salvato - scrive l'azienda sanitaria - per un'obesità patologica è stato sottoposto ad un intervento di inserzione di palloncino gastrico (Bip) presso altra struttura. Da giugno sono iniziati gravi malesseri". 

Il dieci settembre, infatti, il 38 enne si reca al pronto soccorso del "San Leonardo", dove era stato sottoposto a diversi esami e gli era stato consigliato il ricovero, da lui rifiutato. E' proprio in questo momento che i medici gli raccomandano la rimozione del palloncino, poi effettuata pochi giorni dopo nella clinica dove era stato impiantato. 

I problemi, nonostante il secondo intervento, continuano e il ventiquattro settembre il 38ennne si presenta di nuovo al pronto soccorso del San Leonardo. I dottori lo ricoverano in medicina d'urgenza, dove vengono praticati "ulteriori ed approfonditi esami", assicura la Asl. 

Esami che, comunque, non evitano la morte di Francesco. "La consulenza neurologica - chiarisce la relazione dell'Asl Na3 - ha evidenziato un sospetto di Encefalopatia di Wernicke, caratterizzata da disturbo oculomotorio e paralisi dei movimenti, e dovuta a una carenza nutrizionale, e più specificamente a un deficit di tiaminà. Salvato è stato trasferito nel reparto di neurologia, dove - continua la ricostruzione dell'azienda sanitaria - sono iniziate le terapie del caso e gli sono stati praticati altri esami''. 

Ieri mattina, poi, il drammatico epilogo. "Alle 8.30, il paziente è stato colto da malore con sudorazione e bradicardia. Nonostante i tentativi di rianimarlo alle 9,15 è morto". (da NapoliToday)

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