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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Paziente muore in ospedale, indagato un infermiere: "Decesso provocato da un calmante"

I fatti nell'ospedale di Carmagnola. I carabinieri spiegano di aver "acclarato gravi e convergenti elementi di reità" nei confronti dell'operatore sanitario

Un infermiere dell'ospedale di Carmagnola, nel Torinese, risulta indagato per omicidio aggravato dopo la morte sospetta di un paziente un avvenuta nel 2015. Secondo l'accusa l'uomo avrebbe arbitrariamente somministrato per via endovenosa un farmaco ad azione calmante provocando il decesso di un paziente ricoverato nella struttura.

E' questa - riferisce AdnKronos - l'ipotesi su cui hanno condotto accertamenti i carabinieri del Nas di Torino. I militari hanno annunciato oggi la conclusione della fase investigativa dell'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, con il sostituto procuratore Laura Deodato. E spiegano di aver "acclarato gravi e convergenti elementi di reità" nei confronti dell'operatore sanitario.

Carmagnola, infermiere indagato per morte sospetta in ospedale

Gli accertamenti sono stati supportati da specifiche consulenze medico-scientifiche disposte dagli inquirenti. L'infermiere, secondo la ricostruzione, avrebbe somministrato endovena, senza una prescrizione medica e in assenza di adeguate condizioni e modalità d'uso, un farmaco contenente midazolam, un principio attivo ad azione calmante, provocando il decesso del paziente per insufficienza respiratoria.

Gli esiti investigativi, spiegano i carabinieri del Nas, riconducono la condotta dell'operatore alla "volontà di sedazione del paziente al fine di ridurre l'impegno professionale determinato dalla costante necessità di assistenza ed attenzione richieste dalle condizioni di salute, età e comportamento emotivo del malato".

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