Napoli, malato muore in corsia: "Lo hanno lasciato al freddo"

NAPOLI - Era andato in ospedale con una diagnosi di influenza e un principio di bronchite. E' morto due giorni dopo con i polmoni - secondo i medici - irrimediabilmente compromessi. La polizia sta indagando sulle circostanze della morte di un uomo di 35 anni, Ernesto Biancolino, deceduto all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dove era stato ricoverato la sera del due febbraio.

L'uomo, che accusava dolori diffusi su tutto il corpo, dopo una visita dal medico di base la mattina del due febbraio - che gli aveva diagnosticato l’influenza, con una leggera bronchite, e prescritto alcuni farmaci  - si era sentito male e verso le 22 era stato accompagnato in ospedale da un’ambulanza del 118.

LA DENUNCIA DEL PADRE - Il padre Vincenzo, 64enne, denuncia che suo figlio ha trascorso la notte su una barella accanto ad una finestra rotta, dalla quale entrava pioggia e vento, coperto da alcuni cartoni. La mattina del tre febbraio, il padre di Biancolino ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto è intervenuta una volante della polizia e il 35enne era stato spostato dietro una parete divisoria. Il quattro febbraio, dopo le insistenze dei familiari, Ernesto Biancolino, che era sposato e padre di un bambino di sette anni, è stato trasferito in rianimazione, dove è morto ieri mattina. Secondo i medici i polmoni erano ormai compromessi. Per i genitori il 35enne si era "congelato" restando una notte sotto la finestra rotta mentre il condizionatore d’aria dell’ospedale, fuori uso, emetteva aria fredda. "Quando abbiamo visto la denuncia - dicono gli avvocati della famiglia, Angelo e Sergio Pisani - ci siamo sentiti gelare il sangue nelle vene. I genitori hanno girato anche delle immagini con il telefono cellulare, consegnate agli inquirenti". Sulla denuncia ora indagano gli agenti del commissariato San Carlo Arena. (da NapoliToday)