Manca il defibrillatore, l'ambulanza si perde per strada: morto
Incredibile quanto avvenuto in Versilia: un uomo di 57 anni, colto da malore, non ce l'ha fatta. L'Asl di Viareggio ha aperto una verifica interna per individuare le responsabilità
LUCCA - Morire per un ritardo e per la mancanza di attrezzature di emergenza. E' successo ieri in Versilia, dove un uomo di 57 anni, colto da malore, è deceduto a Pietrasanta (Lucca), dopo essere stato soccorso da un'auto medica che non aveva un defibrillatore a bordo. L'ambulanza chiamata non è invece riuscita a trovare il luogo dove si trovava l'uomo e, quando è arrivato un secondo mezzo, era ormai troppo tardi.
LA RICOSTRUZIONE - A rendere noto quanto accaduto è stata la stessa Asl 12 di Viareggio, che ha subito aperto una verifica interna. Intorno alle 8 di ieri la centrale operativa della Asl di Viareggio ha ricevuto una richiesta di soccorso per una persona che aveva perso conoscenza in località Strettoia nel Comune di Pietrasanta e ha assegnato un codice rosso alla missione, attivando immediatamente, come da protocollo, l'auto medica con medico e infermiere a bordo con partenza dal distretto Asl di Querceta, e contemporaneamente l'ambulanza, con partenza da Seravezza. L'auto medica è giunta sul posto circa sette minuti dopo la chiamata, e il medico e l'infermiere hanno iniziato subito le manovre di rianimazione, ma non avevano il defibrillatore. L'ambulanza ha avuto difficoltà a trovare la località, quindi ne è stata attivata una seconda, che è giunta sul posto dopo circa mezz'ora dalla richiesta di soccorso. A quel punto è stato usato il defibrillatore, ma inutilmente.
"UN FATTO GRAVE" - "E' successo un fatto grave - commenta Brunero Baldacchini, direttore generale dell'Asl - un uomo, al quale la Centrale Operativa del 118 aveva assegnato il codice rosso, è morto". "L'errore che è stato commesso è grave - dice Baldacchini -. Le procedure prevedono che l'auto medica debba avere il defibrillatore a bordo e che sia l'infermiere a fare la check list delle attrezzature". E' stata subito attivata una verifica interna, e coinvolto il Centro Regionale per la gestione del rischio clinico. Il magistrato ha disposto l'autopsia, dalla quale emergeranno le reali cause del decesso dell'uomo.