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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Mantova

Massacrati dal branco in un parcheggio: morte cerebrale per un giovane, un altro è gravissimo

L'aggressione è avvenuta in un parcheggio di un centro commerciale e l'ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di una rissa o di un regolamento di conti

Un'aggressione brutale, feroce. Un 35enne e un 23enne sono stati ricoverati in rianimazione a Mantova in condizioni gravissime dopo essere stati pestati a sangue nella notte tra giovedì e venerdì a Mottella, in provincia di Mantova. Per uno dei due è stata dichiarata la morte cerebrale. La Procura ha aperto un'inchiesta, per ora contro ignoti, per tentato omicidio: l'aggressione è avvenuta in un parcheggio di un centro commerciale e l'ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di una rissa o di un regolamento di conti. Non si tratterebbe di una lite estemporanea fra sconosciuti.

Picchiati con spranghe, mazze da baseball, bottiglie

Ai due sarebbe stato chiesto di andare nel parcheggio di un centro commerciale dove li attendeva un branco di almeno tre o quattro persone che li ha massacrati di botte. I carabinieri, che stanno studiando il contesto di provenienza delle vittime, avrebbero recuperato, poco distante, nei pressi di un venditore ambulante, spranghe, mazze da baseball e bottiglie di vetro, tutto materiale utilizzato durante il pestaggio. I Ris stanno invece analizzando le macchie di sangue rinvenute nel parcheggio per provare a risalire all'identità degli aggressori, che al momento non sono stati individuati. 

L'aggressione è avvenuta vicino a un chiosco ambulante per la vendita di panini, ma è successo alle spalle del furgoncino, e il proprietario che stava chiudendo non ha visto nulla. A far scattare l'allarme un uomo che passando in uno degli incroci tra i parcheggi ha visto a terra i due ragazzi inermi. Gli altri erano già fuggiti.

E' stata avviata sabato la procedura di dichiarazione di morte cerebrale per uno dei due giovani. Picchiati con spranghe, mazze da baseball, bottiglie. Per il 23enne la situazione è senza speranza

Per arrivare al movente sono in corso indagini per ricostruire la cerchia di relazioni dei due giovani, i carabinieri stanno ascoltando familiari e amici. Al momento non è emerso nulla di particolarmente rilevante. Il 35enne italiano ha piccoli precedenti per droga ma di vecchia data e non di tale gravità da costituire al momento un possibile movente. Ma dall'analisi dei reperti si aspettano elementi importanti per chiarire cosa sia accaduto.

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