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Sabato, 20 Aprile 2024
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Napoli, sei killer sparano in strada: due morti e tre feriti

E' questo il bilancio della faida in corso nel rione Sanità. I killer sono entrati in azione venerdì sera, in vico Fontanelle. Gli abitanti: "Hanno ucciso un quartiere"

NAPOLI - Bambini che si rincorrevano, che giocavano come ogni sera in vico Fontanelle. Poi il sangue. I killer, sei, sono arrivati in moto. Una strage, quella di venerdì sera, nel Circolo privato Madonna Dell’Arco: due uomini uccisi e tre feriti. Il tutto, come racconta Emiliano Dario Esposito su Napoli Today, tra la folla, come se niente fosse.

LE VITTIME - Giuseppe Vastarella (42 anni) e Salvatore Vigna (41) sono morti. Date inizialmente come "preoccupanti" le condizioni di Dario Vastarella (33), Antonio Vastarella (25) e Alessandro Ciotola (22), ricoverati al Cardarelli, stamane invece sono state definite dai medici come "stazionarie ma non gravi". Al Pellegrini, alla morte di Vastarella, ci sono stati minuti particolarmente tesi. "Hanno ucciso un quartiere", urla qualcuno.

LA FAIDA - C'è chi chiede vendetta, convito che ci sarà. I Vastarella, ormai decimati, erano l'obiettivo dei killer. Già nei giorni precedenti, tra Materdei e Rione Sanità, erano stati esplosi colpi di pistola in aria. Una "stesa" di giovani in sella ai loro scooter, una pratica sempre più diffusa in questi mesi di nuova faida. Il clan colpito ieri era sotto osservazione da parte delle forze dell'ordine. Secondo gli inquirenti i Vastarella sono i principali indiziati per le intimidazioni agli ultimi esponenti dei Misso, clan un tempo rivale, avvenute nei mesi scorsi nella zona di largo Donnaregina.

>> IL VIDEO DELL'AGGUATO <<

NAPOLI HA PAURA - Intanto il procuratore capo Giovanni Colangelo getta acqua sul fuoco e nega che le forze criminali in città siano fuori controllo. "Sul territorio cittadino abbiamo un monitoraggio su ogni dinamica – spiega – un episodio del genere però, un raid all’esterno di uno dei tanti circoletti, non si può prevedere. A Napoli c’è un problema socio-economico, ma anche urbanistico, che impone una strategia di medio e lungo termine". Un concetto che viene ribadito in altri termini anche da padre Angelo Berselli, parroco alla chiesa di Forcella: "Era scritto che le strade si sarebbero bagnate ancora una volta di sangue, centauri armati in giro, accoltellamenti, intimidazioni. E che risposte ci sono state?". Il religioso denuncia: "Servono interventi seri, strutturali. Noi invece mettiamo i soldatini in mezzo alle strade e crediamo di aver risolto la questione".

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