Un minuto in più e la neonata non ce l’avrebbe fatta. È stato un parto veramente “straordinario” quello portato a buon fine dall’equipe medica dell’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri (Firenze): durante il travaglio si è verificata infatti la rottura dell’utero e neonata e placenta era migrate nell’addome della mamma, tra le anse intestinali.

Tutto si è svolto “in una decina di minuti: il ginecologo, appena avvertita una variazione dei battiti del feto, ha fatto il cesareo ma nell'utero non ha trovato il bambino, che insieme alla placenta era finito dentro l'addome. Un minuto più tardi e il bimbo non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere".

La tempestività dell'intervento dell'equipe medica ha consentito di salvare la neonata senza ripercussioni sulla madre, e di salvaguardare anche l'utero della partoriente. La bambina "sta bene ed è insieme alla mamma in reparto", assicurano dalla struttura.

"Più che un evento raro, un vero e proprio miracolo"

"Ringrazio i medici, il ginecologo e l'anestesista che hanno operato il cesareo in termini rapidissimi - ha commentato Alberto Mattei, direttore della struttura aziendale di chirurgia ginecologica dell'Ausl Toscana centro - e tutta l'equipe delle ostetriche, un gruppo di professioniste esperte conosciute anche fuori dal nostro ospedale. Più che un evento raro, quello che è successo a Ponte a Niccheri sabato lo definirei un vero e proprio miracolo". L'intervento è stato eseguito da Paolo Gacci che ha coordinato l'equipe ostetrico ginecologica, mentre l'equipe anestesiologica era guidata da Marco Belardinelli.

Non solo: contemporaneamente al complesso parto cesareo, nella stanza attigua erano entrate in travaglio due sorelle che hanno partorito insieme due bambini.