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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Brescia

Coronavirus, dopo il buio arriva la speranza: 20 nascite in 36 ore all'ospedale di Manerbio

Quasi cinque mesi fa a Manerbio il primo caso confermato di coronavirus del bresciano. L'inizio dell'incubo, gli ospedali pieni, la paura, il lockdown. Ora 20 bambini nati in appena 36 ore: il nido non ha più culle libere

Venti bambini nati in appena 36 ore. È un piccolo record per il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Manerbio, in provincia di Brescia. Il "nido" ormai affollatissimo non ha più culle libere.

Una notizia già bella di per sé, che però assume anche un altro forte valore simbolico. Proprio all'ospedale di Manerbio, quasi cinque mesi fa, il primo caso registrato di coronavirus nella provincia di Brescia.

Era il 24 febbraio, quando venne annunciato e ricoverato il primo caso bresciano da coronavirus. Da allora sono stati mesi da incubo, tra ricoveri continui, ospedali pieni, personale sanitario impegnato fino allo stremo, il lockdown, le successive riaperture. Una paura che non è ancora finita perché il virus circola ancora e non si sa cosa potrà succedere in autunno, mentre le culle affollate del Nido di Manerbio ora aprono comunque alla speranza.

Negli ultimi anni il reparto di ostetricia e ginecologia aveva visto un costante calo ma in questi primi mesi dell'anno, nonostante l'emergenza sanitaria, ha registrato un incremento delle nascite.

"Non è retorica dire che dopo settimane di buio e tristezza oggi è il bene che trionfa”, ha detto al Giornale di Brescia Daniela Gatti, direttrice del reparto di ostetricia e ginecologia. Da gennaio a giugno sono 370 i nuovi nati all'ospedale di Manerbio: di questi 133 tra marzo e aprile, in pieno lockdown.

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