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Venerdì, 19 Aprile 2024
Partinico / Palermo

Il nonno che spacciava davanti alla nipotina: "Conta i soldi"

Ventisei le persone arrestate nell'ambito di un'operazione antidroga in provincia di Palermo e nel trapanese. Il nonno è ritenuto una delle due figure chiave dell'indagine, nata dalla disperata richiesta di aiuto di una madre

C'è anche un nonno che spacciava droga davanti alla nipotina nelle maglie dell'operazione antidroga portata a termine questa mattina dalla polizia di Palermo e dai colleghi del commissariato di Partinico che ha portato all'arresto di 26 persone per spaccio di cocaina.

Il nonno che spacciava droga davanti alla nipotina

L'uomo è uno delle due figure centrali dell'inchiesta, denominata 'Mirò'. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, non avrebbe esitato a spacciare cocaina portandosi dietro la nipotina che oggi ha 11 anni, alla quale avrebbe persino insegnato a contrare i soldi ricavati dallo smercio della droga, come emerso dalle intercettazioni.

La bambina sarebbe stata comunque consapevole, pur essendo all'epoca molto piccola, che ci fosse qualcosa di poco trasparente nell'attività del nonno, tanto che in un'altra conversazione lei stessa diceva all'uomo che alla fine stavano facendo la stessa cosa che aveva visto in un film qualche giorno prima in televisione, in cui persone venivano imbottite di droga e la trasportavano in vari Paesi.

Tutto è nato dalla richiesta d'aiuto disperata di una madre

Inizialmente gli investigatori avevano concentrato le loro attenzioni sull'attività di spaccio a Partinico, ma pian piano si sono resi conto che il giro era andato ben oltre i confini del comune interessando anche le zone di Balestrate, Trappeto, Camporeale e San Cipirello ma anche - nel Trapanese - quelle di Alcamo, Castellammare del Golfo, Santa Ninfa, Gibellina e Mazara del Vallo.

Tutto è nato dalla richiesta d'aiuto di una madre, che due anni fa si è rivolta al commissariato di Partinico, disperata perché non sapeva più come gestire la tossicodipendenza del figlio. Dal suo racconto, la polizia ha avviato le indagini, che hanno portato all'individuazione di una vasta rete di spacciatori. Agli arrestati – 11 finiti già in carcere, 15 sono ai domiciliari – vengono contestati 270 episodi di spaccio, sulla scorta di quasi 180mila telefonate intercettati da 31 utente sottoposte a controllo. Tra i clienti, ragazzi anche giovanissimi (tra i 16 e i 17 anni), professionisti, impiegati di mezza età. Sarebbe emerso, inoltre, che i "cattivi pagatori" avrebbero subito anche pesanti ritorsioni: un cliente che avrebbe preteso di avere la droga a credito sarebbe stato anche pestato.

Il nonno spacciatore e un altro arrestato avrebbero avuto un ruolo di spicco nel "sistema" smantellato dagli inquirenti. Secondo le accuse, entrambi si sarebbero avvalsi di volta in volta di diversi collaboratori e pusher, subito disponibili nelle varie zone in cu venivano richieste dosi di cocaina. Anche se è "difficile immaginare che tutto questo possa essere avvenuto senza che Cosa Nostra lo sapesse", gli agenti non sono riusciti a individuare contatti con l'organizzazione criminale. Tra gli indagati (con un ruolo più secondario) ci sarebbe comunque una persona con precedenti per mafia.

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