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Martedì, 23 Aprile 2024
Novara

Pensionato ucciso in casa a coltellate, la collaboratrice domestica confessa l'omicidio

Svolta lampo nelle indagini sull'omicidio di Antonio Amicucci a Novara. Arrestata la sua collaboratrice domestica, che ha ammesso di averlo ucciso

Messa alle strette dagli inquirenti, alla fine ha confessato. È stata lei, la sua collaboratrice domestica, a uccidere a coltellate Antonio Amicucci, il pensionato di 68 anni assassinato questa mattina nella sua casa a Novara, nel quartiere Sant'Andrea.

Secondo una prima ricostruzione, a dare l'allarme sono stati i vicini di casa di Amicucci dopo aver sentito delle urla provenire dal suo appartamento in via Andoardi, verso le 11.30. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, entrati in casa insieme ai carabinieri e al 118. I soccorritori purtroppo non hanno potuto fare niente per salvare Amicucci. Accanto al cadavere, trovato in cucina, un lungo coltello: sarebbe quella l'arma del delitto, usata per colpire più volte il pensionato. In casa c'era anche il cane di un conoscente, un pastore maremmano di 60 chili, che è stato preso in consegna dall'Enpa. Di origini abruzzesi, Amicucci viveva solo nella casa di via Andoardi.

Dopo l'omicidio, i carabinieri hanno interrogato a lungo la collaboratrice domestica, che alla fine ha confessato. La donna ha ammesso di aver colpito Amicucci con un coltello da cucina e poi di essere fuggita via, in preda allo shock. Sposata e madre di tre figli, residente nello stesso quartiere, la donna lavorava da almeno tre anni nella casa di Amicucci. Ancora da chiarire però i motivi del gesto.

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