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Martedì, 19 Marzo 2024
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Uccide il figlio di due anni, madre arrestata: "Voleva tornare dalla nonna"

Orrore a Piedimonte San Germano (Frosinone), la donna in un primo momento aveva raccontato che il piccolo era stato investito da un'auto pirata: poi è emersa la tragica verità

Una donna di Atina, D.D.B., residente a Piedimonte San Germano (Frosinone), è stata arrestata a Cassino dai carabinieri coadiuvati dal reparto operativo del comando provinciale di Frosinone per l'omicidio del figlio convivente di poco più di due anni. Il bambino, nato a Sora l'11 dicembre 2016, era stato investito ieri pomeriggio, alle 16.30. Una pattuglia della stazione carabinieri di Piedimonte San Germano era intervenuta sul posto con personale del 118 che aveva cercato di rianimare il piccolo, di nome Gabriel, constatandone poco dopo il decesso.

Piedimonte, il piccolo Gabriel ucciso dalla madre: arrestata

Ma subito sono emerse contraddizioni. Gli immediati accertamenti effettuati dal personale operante hanno permesso di acclarare che il decesso del bimbo non era riconducibile ad un investimento ed alla successiva fuga di una presunta auto pirata, come riferito dalla madre. Dopore ore di indagini i sospetti sono stati confermati: era stata la stessa donna ad ammazzarlo durante una passeggiata, in preda a un raptus.

"Le perplessità mostrate dagli investigatori  avevano indotto la donna a fornire una seconda versione: che il bambino lo avesse investito lei, in maniera accidentale, mentre faceva manovra con la sua auto. Una macchina che però non presenta urti, scheggiature e danni compatibili con un violento impatto. Il castello di menzogne si è sgretolato sotto il peso delle domande degli inquirenti che chiedevano spiegazioni anche in merito ai tanti graffi presenti sul collo e sul volto. A notte fonda la svolta" scrive Angela Nicoletti su FrosinoneToday"Gli ho stretto il collo e chiuso la bocca" per farlo stare zitto".

Omicidio Piedimonte San Germano (Frosinone)

La donna, a quel che si apprende, avrebbe perso il controllo in seguito ad una banale richiesta del figlio di tornare dalla nonna. Lo aveva soffocato stringendogli il collo e chiudendogli la bocca, causandone la morte per asfissia. La salma del piccolo è stata condotta presso la camera mortuaria dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, mentre la donna al termine delle formalità di rito sarà portata presso la sezione femminile della casa circondariale di Roma-Rebibbia.

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