rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Roma

Omicidio Luca Varani: "Sgozzato per non farlo gridare"

Emergono nuovi dettagli inquietanti nel caso del 23enne ucciso e seviziato a Roma. Domani gli interrogatori di convalida di Manuel Foffo e Marco Prato

Luca Varani non è riuscito a gridare, a chiedere aiuto, perché i due studenti accusati di averlo ucciso gli avevano reciso le corde vocali, dopo averlo stordito con un martello e una mistura di farmaci e metadone. Questa è l'impressione che hanno gli inquirenti della procura di Roma che stanno preparando i documenti in vista dell'interrogatorio di convalida e garanzia, previsto per domani, nei confronti di Manuel Foffo e Marco Prato

Secondo quanto rivelato dal primo al pubblico ministero e ai carabinieri, sarebbe stato Prato ad infliggere la coltellata fatale e a lasciare il pugnale conficcato nel corpo all'altezza del cuore. Il giudice Riccardo Amoroso domani ascolterà i due indagati nel carcere di Regina Coeli. I dati certi all'attenzione di chi indaga indicano che Varani è stato ucciso nel corso di una festa in cui è stato fatto largo uso di alcol e cocaina. Il teatro della tragedia da venerdì è rimasto pressoché "congelato" fino all'arrivo dei carabinieri e del magistrato. Lo stesso pugnale usato per uccidere Varani verrà esaminato dal medico legale.

Sui fatti avvenuti nell'appartamento di Foffo, al decimo piano di via Igino Giordani a Roma, dovranno poi convergere anche le diverse testimonianze previste nelle prossime ore.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Luca Varani: "Sgozzato per non farlo gridare"

Today è in caricamento