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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Decapitata a Milano, il racconto della trans arrestata: "Due giorni passati a drogarci"

Il racconto confuso di Carlos Julio Torres Velesaca ai pm. Il giovane sostiene di aver agito "in preda al delirio"

MILANO - È ancora avvolto nel mistero il brutale omicidio di Antonietta Gisonna, la donna trovata decapitata in un appartamento di una casa popolare a Lambrate, per il quale è stata arrestata una transessuale di 20 anni, Carlos Julio Torres Velesaca.

Abbiamo trascorso due giorni a bere e ad assumere cocaina, poi abbiamo litigato mentre parlavamo di morti e di cadaveri e l’ho colpita”, ha raccontato ai pm Velesaca, originario dell’Ecuador ma residente in Italia da anni, secondo quanto riferito da TgCom. Il giovane avrebbe raccontato agli inquirenti di aver agito “in preda a un delirio”, senza però fornire poi una spiegazione chiara sui motivi che lo hanno portato ad accanirsi sulla donna, colpendola con una decina di coltellate e, dopo averla decapitata, a gettare la sua testa nel cortile. Velesaca sostiene anche di non ricordare alcune fasi dell’aggressione, complice forse lo stato di shock e la droga assunta prima del litigio. I pm hanno disposto i test tossicologici.

Velesaca viveva ospite da alcuni giorni in casa della vittima. Testimoni nel condominio hanno riferito di aver sentito urla e richieste di aiuto provenire dall’appartamento. In casa, i carabinieri avevano trovato il giovane in stato di shock, lontano dal cadavere in una pozza di sangue. Velesaca si trova ora nel carcere di San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. (da MilanoToday)

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