Tenta il suicidio, poi confessa: "Ho ucciso mia sorella disabile"
Il dramma nel Torinese. Il racconto della donna ai carabinieri: "Soffriva troppo e non volevo fosse un peso per i miei figli"
ROSTA (TORINO) - Ha ingerito un tubetto intero di barbiturici. Voleva farla finita per il rimorso ma è stata salvata dai famigliari e dal pronto intervento dei medici.
Una volta ripreso conoscenza nel reparto rianimazione dell'ospedale di Rivoli, ha raccontato tutto al medico che la stava assistendo: "Ho ucciso mia sorella disabile, soffriva troppo. Non ce la facevo più a vederla così e non volevo fosse un peso per i miei figli".
La donna ha così confessato l'omicidio della sorella disabile di 77 anni che da tempo viveva con lei e la sua famiglia.
La vittima, disabile fin da bambina per una grave malattia, è morta mercoledì scorso. I medici intervenuti nella villetta in cui vivevano avevano decretato la morte naturale. Ma la confessione della sorella ha riaperto il caso: non è escluso che la salma della disabile, già seppellita, venga riesumata.