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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Reggio Calabria

Bruciato vivo in auto, svolta nelle indagini: arrestati la moglie, l'amante e il figlio di lei

Le indagini sull'omicidio di Vincenzo Cordì hanno portato questa mattina all'arresto di tre persone

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Vincenzo Cordì, il cameriere di Roccella Jonica (Reggio Calabria) carbonizzato lo scorso novembre nelle campagne di San Giovanni di Gerace.

I carabinieri del comando provinciale hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Locri nei confronti di tre persone ritenute responsabili dell'omicidio: la moglie, il suo amante e il figlio di lei nato dal primo matrimonio. Sono accusati di omicidio.

Omicidio Vincenzo Cordì, gli arresti e il movente

Il cadavere di Cordì fu ritrovato carbonizzato nella sua auto, data alla fiamme quando era ancora vivo nella notte tra il 12 e il 13 novembre. Gli approfondimenti svolti dai militari hanno consentito di fare luce sul movente dell'omicidio di Cordì, inquadrato nell'ambito familiare.

Le indagini avrebbero accertato che la sera del delitto la donna avrebbe portato con l'inganno Cordì in località Scialata e poi, aiutata dall'amante e dal figlio, lo avrebbe tramortito e cosparso di benzina dandogli fuoco all'interno della sua auto. Inoltre, con lo scopo di depistare le indagini, avrebbe tentato di far credere agli inquirenti che Cordì si fosse suicidato a causa del periodo di depressione che stava attraversando.

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