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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piacenza, operaio investito e ucciso da tir durante il picchetto

In via Riva a Montale (Piacenza) un operaio egiziano di 53 anni che lavorava alla Gls è stato travolto e ucciso da un tir in uscita dall'hub mentre era in corso un picchetto indetto dal sindacato Usb

È morto durante una manifestazione.

In via Riva a Montale (Piacenza) un operaio egiziano di 53 anni che lavorava alla Gls è stato travolto e ucciso da un tir in uscita dall'hub mentre era in corso un picchetto indetto dal sindacato Usb, al quale era iscritto, davanti alla nota azienda di logistica. L'autista, un 43enne italiano, ha rischiato il linciaggio da parte dei colleghi della vittima ma gli agenti delle volanti, che hanno assistito alla scena, lo hanno immediatamente caricato in auto e portato in questura mentre sul posto arrivavano i soccorsi con l'automedica e l'ambulanza della Croce Bianca. I sanitari hanno fatto di tutto per rianimare l'uomo ma i traumi riportati nell'impatto erano troppo gravi. 

Come scrive IlPiacenza, sul posto in pochi minuti sono arrivati i carabinieri con il comandante provinciale, il colonnello Corrado Scattarettico e il vicario del questore Maria Elisa Mei. La polizia municipale ha effettuato i rilievi insieme alla polizia scientifica. La situazione, decisamente tesa, ha richiesto un ingente dispiegamento di forze, l'azienda è stata chiusa e le vie di accesso bloccate. Il camionista, trattenuto in questura con l'accusa di omicidio stradale, è stato interrogato tutta la notte del sostituto procuratore Emilio Pisante, nel frattempo la polizia ha ascoltato decine di testimoni, visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza e quelli girati dai facchini con i propri cellulari durante la manifestazione.

Al momento non è chiara la dinamica, ma pare che una cinquantina di operai iscritti a Usb stessero per bloccare i tir in uscita e in entrata dopo un incontro con la dirigenza non andato a buon fine. «Abbiamo incontrato i responsabili della Gls, insieme agli agenti della Digos, per discutere della stabilizzazione di 13 contratti a tempo determinato, quando hanno rinnegato gli impegni presi abbiamo deciso per lo sciopero e per il blocco. Ci stavamo accingendo a protestare e la situazione era tranquilla, poi la tragedia. Non si può morire così, non si può perdere la vita per difendere i propri diritti», fanno sapere dall'Unione Sindacale di Base. Non è la prima volta che la Gls, come tante altre aziende nel polo logistico piacentino, è teatro di manifestazioni, blocchi e picchetti.

Gli aggiornamenti, le foto e i video su IlPiacenza.

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