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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Caltanissetta

Muore a lavoro, stritolato da una gru: "Basta tragedie"

Antonio Vizzini, 54 anni, operaio dell'indotto dell'Eni è morto schiacciato da una gru in manovra, nella raffineria di Gela. "Basta tragedie: la sicurezza è un investimento non un costo"

Stritolato dall'autogru durante una manovra. Sembra accaduta per una fatalità la morte di Antonio Vizzini, 54 anni, operaio dell'indotto presso il petrolchimico Eni di Gela. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente: una prima ricostruzione fatta da polizia e carabinieri è stata basata sulle numerose testimonianze di coloro che hanno assistito alla tragedia.

L'operaio, convinto che sarebbe riuscito a prelevare delle imbragature dal contenitore, prima che la gru si muovesse, è salito dietro la cabina, dando le spalle alla base del braccio che invece si è girato in manovra, schiacciandolo contro la parte fissa. Il manovratore della gru non si è accorto di niente. Lo hanno bloccato le grida e i segni degli altri operai che da terra cercavano di richiamare la sua attenzione. Soccorso e trasportato in ospedale, ai medici non è rimasto che constatare il decesso all'arrivo al pronto soccorso.

Sono partite le indagini dei carabinieri e la zona dell’incidente è stata posta sotto sequestro. Oltre all’inchiesta giudiziaria sono scattati anche gli accertamenti dell’ispettorato del lavoro e della direzione della raffineria, che è ferma per un incendio, avvenuto lo scorso 15 marzo.

Antonio lascia la moglie e due figlie: una di 31 anni, l'altra di 26, al quinto mese di gravidanza. Il sindaco, Angelo Fasulo ha dichiarato il lutto cittadino: "Pur non avendo ancora certezze sulla reale dinamica dell'accaduto è fuor di dubbio che occorre comunque maggiore controllo ed una più efficace attività ispettiva a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori". Fasulo ha inoltre disposto che "per l'intera durata della cerimonia funebre tutte le attività commerciali, artigianali e professionali della città resteranno chiuse in segno di rispetto".

I sindacati hanno subito indetto un'ora di sciopero e il sit in davanti al petrolchimico, chiedendo al prefetto di Caltanissetta di aprire un tavolo di confronto su sicurezza e prevenzione degli infortuni nella raffineria: "Eni è un gruppo industriale importante ma questo non significa che possa trascurare la questione sicurezza. Nello stabilimento di Gela ci sono già stati altri casi di morti bianche, che confermano che le misure adottate non sono assolutamente sufficienti. Alla raffineria bisogna prendere misure urgenti per portare la sicurezza a livelli accettabili - ci spiega Giuseppe Monaco, segretario generale Ugl Sicilia - Siamo coscienti che la sicurezza costa: fattori organizzativi, tecnici e ambientali. Ma sulla vita dei lavoratori non si può transigere"

Monaco ha appreso della notizia della morte di Vizzini mentre si trovava a Palermo insieme al segretario nazionale di Ugl Chimici, luigi Ulgiati: "Siamo costernati da quanto accaduto. Come sindacato abbiamo già dato la disponibilità agli inquirenti per costituirci parte civile nel caso ci fossero responsabilità addebitabili ai datori di lavoro" conclude Monaco.

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