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Venerdì, 19 Aprile 2024
Vicenza

Il padre che sequestra la figlia in casa per non fargli vedere il fidanzato

L'uomo è stato arrestato. La loro relazione non era vista di buon occhio dal papà della giovane in quanto il ragazzo, a suo dire, apparteneva ad un gruppo sociale diverso

Un vero e proprio incubo quello vissuto da una ragazza di 22 anni di origini indiane: da oltre una settimana era stata rinchiusa in casa dal padre fino a quando, nel primo pomeriggio del 7 dicembre, i carabinieri della stazione di Valdagno (Vicenza) lo hanno arrestato. S.D., 51 anni, dovrà rispondere del reato di sequestro di persona aggravato. I carabinieri si sono attivati dopo la segnalazione del fidanzato della vittima, anche lui indiano. Il giovane ha raccontato ai militari di non riuscire a contattarla da diversi giorni e che la sua scomparsa sarebbe avvenuta in circostanze sospette.

Due giorni dopo la denuncia, la stessa ragazza, utilizzando di nascosto un vecchio cellulare ormai in disuso e vincendo la paura di essere scoperta dal padre, è riuscita a contattare il fidanzato. Brevissime e veloci conversazioni, sufficienti comunque a descrivere i terribili fatti e a lanciare il suo grido di aiuto. Il ragazzo, tra l'incredulità e l'angoscia, si è recato immediatamente dai carabinieri che hanno raccolto elementi decisivi per parlare di sequestro di persona, tra cui le improvvise ed inaspettate dimissioni dal posto di lavoro dove la donna lavorava e presso il quale aveva ricevuto recentemente una promozione.

Le indagini hanno permesso di accertare che alla base del sequestro di persona c'era un movente "culturale", che avrebbe spinto il padre a non accettare la relazione sentimentale della figlia con l'attuale fidanzato che, seppur delle stesse origini, apparterrebbe ad un gruppo sociale diverso. Ottenuto un decreto urgente di perquisizione, nel pomeriggio del 7 dicembre i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione della ragazza ponendo fine all'incubo durato oltre una settimana, liberando la vittima che si trovava comunque in buono stato di salute. La ragazza è stata infine accompagnata presso un centro antiviolenza e poi collocata presso una struttura protetta seguita dai servizi sociali.

L'uomo è stato posto ai domiciliari. Nella giornata del 10 dicembre è stato convalidato l'arresto. "La segnalazione è stata determinante per consentire ai carabinieri di svolgere immediati accertamenti, non conoscendo anche le reali condizioni della giovane - ha dichiarato il maggiore Danilo Ciampini della compagnia carabinieri di Valdagno -. Ciò ha permesso alla procura della Repubblica di Vicenza di emettere un decreto di perquisizione, eseguita nell'abitazione dove la ragazza abitava e nel corso della quale sono stati acquisiti degli ulteriori elementi di riscontro alla denuncia. Da ciò ne è scaturito l'immediato arresto in flagranza di reato del padre convivente".

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