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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Città Lecce

Violenta la figlia, nasce una bambina: incastrato dall'analisi del Dna

Il caso a Lecce. Per l'uomo è scattato l'arresto

Violenza sessuale aggravata e continuata e maltrattamenti in famiglia: queste le pesantissime accuse. Al centro della vicenda c’è una giovane che, a seguito delle ripetute violenze sessuali subìte dal padre oggi 52enne, rimase anche incinta, partorendo una femminuccia. E dalla sua denuncia, presentata molto tempo dopo i fatti, probabilmente vincendo anche comprensibili resistenze psicologiche e paure dovute al trauma subìto, è scaturita l’indagine. Grazie a un test che non smentisce: le analisi del Dna, l’elemento chiave che ha permesso di far scattare le manette nei confronti dell’uomo.

Ora è scattato l’arresto per l’uomo, che risiede in un comune del basso Salento. La figlia, invece, abita in provincia di Brindisi. Le indagini sul caso sono state svolte dalle stazioni dei carabinieri dipendenti rispettivamente dalle compagnie di Casarano e San Vito dei Normanni. La misura cautelare è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari Cinzia Vergine, su richiesta del sostituto procuratore Stefania Mininni.

La vittima, oggi 29enne, ha trovato il coraggio di esporsi e denunciare i fatti soltanto il 20 giugno scorso, dopo quasi quindici anni di abusi sessuali, un’interminabile parentesi temporale che s’è aperta nel 1995 e chiusa nel 2010. La bambina, nata dalla relazione indicibile, fino a luglio ha convissuto con il padre-nonno in casa di quest’ultimo, in un contesto socio-familiare di estremo degrado. E la minore, insieme a un bambino avuto dalla donna da un precedente matrimonio, attualmente si trova presso una casa famiglia in provincia di Brindisi.

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