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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Ho fatto sesso con la prof", minorenne la accusa ma per il giudice non ci sono prove

"Assolta perché il fatto non sussiste". Lo studente che, all'epoca dei fatti, aveva 16 anni, mentre la donna ne aveva 41. Per il giudice manca la prova dei rapporti sessuali tra i due protagonisti di una storia d'amore che agli atti del processo risulta solo platonica

PALERMO  - Un'insegnante di Lettere di un istituto professionale di Palermo è stata assolta dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di uno studente che, all'epoca dei fatti, aveva 16 anni, mentre la donna ne aveva 41. La sentenza è del Giudice per l'udienza preliminare Patrizia Ferro, che ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Maddalena Giardina, secondo cui mancava la prova dei rapporti sessuali tra i due protagonisti di una storia d'amore che agli atti del processo risulta solo platonica.

L'assoluzione è con la formula "perché il fatto non sussiste". Nel processo, che si è svolto col rito abbreviato, lo stesso pm Ilaria De Somma aveva chiesto l'assoluzione, ma per un motivo tecnico: nel 2012, quando avvennero i fatti, il comportamento del docente che avesse fatto sesso con l'alunno minorenne ma di più di 16 anni di età, non era considerato reato, mentre dal 2013 il fatto è punito dalla legge. Il Gup è stato più radicale, ritenendo che, a dispetto delle dichiarazioni - forse vanterie - del ragazzo, l'intimità sessuale tra i due non ci sarebbe stata: le lettere scambiate fra i due e gli sms non sarebbero bastati per stabilire se i due avessero ceduto al piacere fisico.

Come riporta Palermo Today la storia era nata dal profondo innamoramento dello studente, molto bravo in italiano, materia insegnata dalla prof, che oggi ha 46 anni: tra i corridoi dell’istituto si cominciò a vociferare su quella relazione proibita, che sarebbe nata dopo che lo studente allora sedicenne aveva scritto una lettera carica di sentimento per la sua prof, all’epoca 41enne, la quale risposte con parole altrettanto appassionate. Un fitto scambio di messaggi ai quali seguirono degli incontri vicino a scuola, nello spiazzale dello Stadio delle palme e anche nel garage condominiale dell’insegnante. Una volta, stando alle indagini della polizia, avrebbero anche "marinato" la scuola insieme.

L'inchiesta era scaturita da esposti anonimi, ma i primi accertamenti amministrativi avevano confinato la vicenda nella categoria delle maldicenze sulla prof matura e carina: tutto era stato archiviato, ma poi aveva parlato il ragazzo, che si era confidato con i compagni e con un'altra insegnante. Da lì l'indagine penale e l'audizione del minorenne alla presenza di una psicologa, davanti alla quale lui aveva raccontato ai poliziotti della Squadra mobile di Palermo la sua storia d'amore e di sesso con l'insegnante. Lei era così finita nei guai con la giustizia. Ma adesso è arrivata l'assoluzione, per la mancanza di qualsiasi riscontro alla relazione.

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