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Giovedì, 25 Aprile 2024
San Feliciano / Perugia

Sesso in chat con minorenni, arrestato il parroco che pagava i video con i soldi delle offerte

Secondo gli investigatori il sacerdote non sarebbe nuovo “a pratiche sessuali illecite”

Il giudice per le indagini preliminari di Palermo ha arrestato una donna con l’accusa di aver fatto prostituire il figlio, minorenne, in chat, e un sacerdote per aver pagato per assistere alle esibizioni a sfondo sessuale del ragazzo. La donna, palermitana di 51 anni, è stata messa ai domiciliari. Il sacerdote, don Vincenzo Esposito, 63enne originario di Caltavuturo in provincia di Palermo, esercita il suo ministero nella parrocchia di San Feliciano di Magione, in provincia di Perugia.

Secondo quanto raccolto dai Carabinieri di Termini Imerese e scritto dal gip Fabio Pilato nell’ordinanza di arresto, il sacerdote avrebbe agito con un “perverso modus operandi” pagando la donna e assistendo alle videochiamate, in “totale spregio dei principi di etica e di religiosità che dovrebbero ispirare il suo comportamento” e il ruolo che riveste nella società e nella chiesa.

Sempre secondo gli investigatori il sacerdote non sarebbe nuovo “a pratiche sessuali illecite”, poste in essere attraverso “sistematiche modalità di consumazione” e avanzate con “pervicacia” e “insistenza”, chiedendo sempre “dietro la prospettazione di una ricompensa economica conseguita al soddisfacimento degli istinti perversi”. Per pagare le prestazioni sessuali con i minorenni, l’indagine potrebbe estendersi quindi ad altri episodi con la partecipazione di altri minori, il sacerdote avrebbe utilizzato anche i soldi delle offerte dei fedeli, come riporta l’Adnkronos in un lancio di agenzia.

Per il gip Pilato il parroco avrebbe intrattenuto “rapporti ... con i soggetti minori coinvolti nelle sue trame” approfittando “delle umili origini e della situazione di bisogno”, e sfruttando “un gioco psicologico di dipendenza, ed anche di affetto” con questi ragazzi fragili per situazioni familiari, di povertà o solitudine. Il parroco avrebbe posto in essere una “sequenza criminale, costituita dalle richieste di prestazioni sessuali, essenzialmente incentrate su filmati e videochat, in cambio della dazione di danaro”.

Nell’ordinanza d’arresto il gip riporta una telefonata tra il sacerdote e il giovane. Il primo si dice soddisfatto di quanto ha visto, ma che ne vorrebbe un altro, di video, di “identico contenuto”, ma nel quale si veda anche il volto del giovane “al momento dell'orgasmo”. Al giovane che chiedeva altri soldi, il prete avrebbe risposto che “già in passato gli aveva mandato dei soldi”, ma che poi il ragazzo non aveva mantenuto quanto detto, non facendo un altro video.

Il sacerdote è stato condotto nel carcere di Spoleto.

Sulla vicenda l'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve ha diffuso una nota nella quale "prende atto con stupore e dolore della notizia circa l’arresto del Sac. Vincenzo Esposito, Parroco di San Feliciano, e assicura la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziaria per il raggiungimento della verità dei fatti. Secondo le prime informazioni raccolte dall’Archidiocesi - che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria - don Vincenzo Esposito è accusato di prostituzione minorile. Al riguardo l’Archidiocesi ritiene di dover precisare che mai alcuna segnalazione è giunta all’Autorità ecclesiastica relativa ai fatti oggetto dell’indagine. Rimane comunque prioritario l’impegno ad approfondire con diligenza i fatti, applicando le indicazioni dettate dalla normativa canonica e seguire le eventuali indicazioni offerte dalla Santa Sede. L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Sua Eminenza Card. Gualtiero Bassetti, profondamente rattristato, esprime la propria vicinanza, umana e spirituale, alla comunità parrocchiale di San Feliciano e in particolare a tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda".

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