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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Torino

Il patrigno che prende a pugni un bimbo di sei anni e gli fa "esplodere" l'intestino

Un ragazzo di 23 anni è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia: avrebbe colpito ripetutamente il figlio della compagna allo stomaco fino a mandarlo in ospedale

Un uomo di 23 anni è stato arrestato a Torino con l'accusa di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia per avere colpito, almeno secondo gli investigatori, a pugni nello stomaco un bambino di sei anni, figlio della sua compagna, provocandone il ricovero all'ospedale Regina Margherita lo scorso gennaio.

Il bimbo era arrivato in ospedale in gravi condizioni. Secondo 'Repubblica' i medici avrebbero riferito che l'intestino era "esploso per i pugni". Il piccolo era stato poi salvato con un intervento chirurgico ma era stato lo stesso personale sanitario a segnalare che qualcosa non andava, in particolare con combaciava con quanto raccontato dalla madre, ossia che era caduto dalle scale. Così era partita la segnalazione in procura con le successive indagini. 

Secondo gli investigatori gli accertamenti avrebbero invece permesso di stabilire che il giovane patrigno (il quale nel frattempo era già stato arrestato a fine gennaio per la vicenda dei saccheggi in alcuni negozi di Torino) aveva voluto punire il figliastro, a cui aveva legato le mani dietro la schiena, per avere bevuto un bicchiere d'acqua senza permesso e per avere vomitato nell'auto della nonna.

Ora il 23enne è in carcere e verrà sentito dal pm Enzo Bucarelli, titolare delle indagini, nei prossimi giorni, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Basilio Foti. La donna, invece, ha poi ammesso che il bambino veniva continuamente maltrattato dal giovane patrigno, come del resto anche lei stessa, violenze che si sarebbero consumate anche mentre era incinta del secondo figlio.

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