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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Lodi

Il pedofilo che fingeva di essere una ragazzina su Whatsapp

Così "Giulia" ha ordinato alle ragazzine, che avevano dai 10 ai 13 anni, di andare a casa di lui e di avere rapporti sessuali che registrava attraverso le telecamere che aveva disseminato nella sua dimora

Un uomo di cinquanta anni residente a Codogno in provincia di Lodi è stato condannato a 19 anni di carcere per violenza sessuale, sostituzione di minore e produzione di materiale pedopornografico. Il 50enne è indagato dal giugno 2019 ma i fatti si sono verificati tra il 2017 e il 2018 e secondo la sentenza ha abusato di tre minorenni adescandole fingendosi una ragazzina su Whatsapp e costringendole ad avere rapporti sessuali con lui. 

Il pedofilo che fingeva di essere una ragazzina su Whatsapp

Il Corriere della Sera scrive oggi che si tratta della più alta condanna ricevuta da un pedofilo: la pena è tripla rispetto ai 6 anni e tre mesi di media che si ricevono per questo tipo di reati. L'uomo era vicino di casa delle vittime e utilizzava su Whatsapp il profilo di una finta coetanea che aveva battezzato Giulia. E utilizzava una tecnica che abbiamo imparato a conoscere in altri casi, l'ultimo quello di Jonathan Galindo: otteneva soggezione dando ordine la cui mancata esecuzione comportava la pena dell'uccisione dei genitori. 

Così "Giulia" ha ordinato alle ragazzine, che avevano dai 10 ai 13 anni, di andare a casa di lui e di avere rapporti sessuali che registrava attraverso le telecamere che aveva disseminato nella sua dimora. Proprio per la produzione di materiale pedopornografico la pubblica ministera Alessia Menegazzo aveva ottenuto l'arresto dell'uomo. La condanna è arrivata davanti al tribunale di Lodi, che ha aggiunto due anni alla richiesta del Pm oltre che una provvisionale di 100mila euro di danni per le famiglie costituitesi parte civile. Secondo il difensore l'uomo ha problemi mentali ed è totalmente incompatibile con il regime carcerario, visto che soffre di agorafobia e claustrofobia. Ma i giudici non gli hanno creduto. 

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