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Giovedì, 25 Aprile 2024
Milano

Adescava ragazzine su WhatsApp fingendosi un 14enne: arrestato

Un trentenne "insospettabile" avrebbe convinto decine di ragazzine a spogliarsi e a consumare rapporti virtuali

Si era creato una falsa identità per adescare ragazzine su WhatsApp. Agli occhi delle bambine di 10, al massimo 13 anni, era un ragazzino di 14 anni invece di un uomo di 30. Trovate nel suo telefono almeno 177 foto della sua falsa identità e moltissime altre delle sue giovani vittime nude. L’uomo avrebbe convinto almeno 26 bambine a spogliarsi e a consumare rapporti virtuali. L’insospettabile trentenne è stato dapprima portato nel carcere di Milano poi ai domiciliari, con 40 capi d’imputazione.

Preso il violentatore seriale virtuale

A far scattare le indagini la denuncia ai carabinieri della famiglia di una delle bimbe, dopo che la ragazzina aveva avuto la forza di raccontare tutto ad uno psicologo. Tra i reati contestati all’uomo giudicato "insospettabile" da chi lo conosceva, detenzione, cessione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima, anche se avvenuta con mezzo 'virtuale'. Nella rete del violentatore seriale virtuale sarebbero cadute almeno 26 giovani vittime. "Vedrai come sei più carina se ti spogli", scriveva nelle chat come riporta Il Giorno. Ma anche "sei bella, devi avere più fiducia in te stessa, mostrati nuda", oppure "Mi piaci tu, ti ho scelta fra tante ragazze, perché non fai sesso virtuale con me? Vedrai che dopo ti sentirai molto meglio, l’hai mai provata questa sensazione?". L'uomo è stato arrestato e messo ai domiciliari: contro questa decisione il pm ha fatto opposizione sottolineando la gravità di lasciare un pedofilo in casa propria da solo.

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