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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coniugi morti in casa, il giallo dell'ultima telefonata: "Siamo in pericolo, voglio morire"

Si indaga sulla morte di Gianni Garbin e di Daniela Masaro a Pianiga, nel veneziano. Prima di morire, l'uomo ha lasciato un biglietto e ha telefonato al cognato

VENEZIA - È ancora un mistero la morte dei due coniugi di Pianiga. Secondo le prime ricostruzioni, Gianni Garbin, 57 anni, ha lasciato un biglietto nel quale chiede scusa ai propri cari. Il cadavere dell'uomo è stato ritrovato impicchiato nel garage, mentre sua moglie, Daniela Masaro, 55 anni, è stata trovata senza vita in camera da letto, sul pavimento, nell'appartamento al secondo piano della palazzina in via papa Luciani. Sul corpo di lei, a un primo esame esterno del medico legale, nessun segno che possa far pensare a una morte violenta e servirà l'autopsia per stabilire le effettive cause della morte.

A lanciare l'allarme era stato il marito della sorella di Daniela Masaro, che aveva ricevuto una telefonata dal cognato. "Siamo in pericolo", aveva detto Garbin. Pare abbia espresso la volontà di togliersi la vita, riferiscono alcuni amici di famiglia secondo il Corriere del Veneto. Subito la corsa disperata verso l'appartamento, ma era ormai troppo tardi. La chiave del giallo potrebbe essere le parole lasciate da Garbin prima di togliersi la vita. I carabinieri stanno cercando di far luce sulla sua sfera personale, oltre che lavorativa. Gianni Garbin, dipendente del ramo commerciale della ditta Bugin Carni di Santa Maria di Sala, aveva preso dei giorni di ferie, almeno da inizio settimana ed era rimasto a casa. Pare che la coppia di coniugi, genitori di un ragazzo di 19 anni giovane promessa del tennis, convivesse anche con alcuni presunti problemi della moglie con l'alcol, almeno secondo quanto dichiarato più volte e in maniera concorde dai residenti. Recentemente, avevano dovuto affrontare anche un grave lutto in famiglia: la morte della sorella di Daniela Masaro, cui la donna era molto legata.

Pianiga, coniugi morti in casa: è giallo foto VeneziaToday

L'autopsia servirà anche a stabilire gli orari dei rispettivi decessi: è anche possibile infatti che quel messaggio lasciato dalla vittima sia stato scritto dopo la morte dell'infermiera 55enne, come pure la telefonata. Una delle ipotesi infatti è che la donna potrebbe essere stata trovata priva di vita in camera da letto e che solo in un secondo momento il marito potrebbe aver concepito l'idea di farla finita. Al momento non ci sono però elementi nemmeno per avvalorare la tesi del femminicidio. 
I carabinieri stanno cercando di stabilire anche se Gianni Garbin prima di raggiungere il garage abbia comunicato anche con altre persone, anche tramite sms o messaggi. (da VeneziaToday)

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