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Venerdì, 29 Marzo 2024
Milano

L'uomo che lega la fidanzata con una corda e la picchia con una mazza da baseball

È stato arrestato il giovane brasiliano che avrebbe tenuto segregata in casa per tre giorni la sua compagna in un appartamento di piazzale Loreto, a Milano. Il presunto aguzzino si è consegnato spontaneamente ai carabinieri accompagnato dal suo avvocato. I fatti

È stato arrestato l'uomo che avrebbe tenuto segregata in casa per tre giorni la sua compagna, una ragazza brasiliana di 27 anni, in un appartamento di piazzale Loreto, a Milano. L'allarme era scattato giovedì. La giovane era stata trovata da una sua amica in stato di choc e con il volto tumefatto per le botte ricevute. Era riuscita a chiedere aiuto approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino. Che poi era fuggito facendo perdere ogni traccia. Ricoverata al Policlinico, la 27enne aveva spiegato alle forze dell'ordine di essere stata tenuta in ostaggio dal compagno, che per 72 ore l'aveva legata al letto o a se stesso, usando una corda stretta attorno al polso e alla caviglia, tanto che di notte per andare in bagno doveva chiedere a lui il permesso. 

Milano, ragazza sequestrata per tre giorni dal suo fidanzato

Non contento, come testimoniavano le ferite, l'aveva colpita più volte con una mazza da baseball, che i carabinieri avevano poi trovato dentro l'abitazione, insieme alle corde usate per immobilizzare la 27enne, che era poi stata dimessa dall'ospedale con una prognosi di 25 giorni. Dopo il sopralluogo nella casa - praticamente una stanza singola con cucina e letto nello stesso ambiente - gli investigatori avevano iniziato a stringere il cerchio attorno all'uomo, cercando di localizzarlo anche con attività tecniche e di intercettazione. 

Sabato pomeriggio, la svolta. Il 29enne - anche lui brasiliano - si è consegnato spontaneamente presentandosi dai carabinieri della stazione Garibaldi insieme al suo avvocato. L'uomo è stato portato in carcere in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona. I due si erano conosciuti in Brasile prima di riprendere la relazione una volta arrivati in Italia. Ai militari, che lo descrivono come un uomo violento e accecato dalla gelosia, non ha detto praticamente nulla, né ha cercato in qualche modo di giustificare la sua follia. Una follia che, tra l'altro, sembra si fosse già verificata. A febbraio scorso, stando al racconto della vittima, l'uomo l'aveva già picchiata, così come pare che anche in Brasile lui avesse avuto atteggiamenti aggressivi. Lei, però, non lo aveva mai denunciato né era mai andata in ospedale. Almeno fino a quelle 72 ore da inferno.

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