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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Gorizia

"Documenti e green pass": addetta ai controlli presa per il collo e scaraventata a terra

L'aggressione all'aeroporto del Friuli Venezia Giulia. La lavoratrice ha riportato un trauma cranico a causa della caduta, con prognosi di 8 giorni

Afferrata per il collo e scaraventata a terra. E tutto solo per aver chiesto il green pass ad un uomo che stava per imbarcarsi con la propria compagna. E' la disavventura toccata in sorte ad una lavoratrice di 35 anni, addetta ai controlli all'aeroporto del Friuli Venezia Giulia, che ha riportato un trauma cranico a causa della caduta, con prognosi di 8 giorni. 

Addetta ai controlli aggredita in aeroporto: malmenata e scaraventata a terra

Alla richiesta alla coppia di esibire i documenti necessari, quindi anche il green pass, l'uomo è andato su tutte le furie, ha cominciato a prendere a calci e pugni i cartelli e altri oggetti presenti nel suo raggio di azione fino ad arrivare a afferrare per il collo la giovane lavoratrice del Trieste Airport di Ronchi dei Legionari. Con una repentina tecnica che ricordava quelle delle arti marziali, l'uomo l'avrebbe poi scaraventata a terra facendole sbattere la testa con forza sul pavimento. Tempestivo l'intervento dei colleghi e delle forze dell'ordine che hanno fermato l'aggressore. La donna soccorsa e trasportata in ospedale per controlli ha rimediato una prognosi di otto giorni per trauma cranico.

Aeroporto Trieste-2-2

Il sindacato: "Solo la punta di un iceberg"

Sul fatto è intervenuto il segretario della Fit Cisl Fvg, Antonio Pittelli: "Per fortuna l’intervento dei colleghi prima e della polizia, dopo, ha evitato il peggio. Questa è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che purtroppo si sta esasperando in tutto il settore dei servizi pubblici".

Secondo il sindacalista "episodi del genere rischiano ormai di diventare quotidiani. Stiamo riscontrando e segnalando continui casi di aggressioni verbali nei confronti dei lavoratori  front line non solo in aeroporto, ma nel trasporto pubblico locale e nei treni. E questo avviene sia nei confronti di chi opera a bordo dei mezzi, ma anche, sempre di più, di chi presta il servizio a terra, che semplicemente  con alta professionalità svolge il suo lavoro". E aggiunge: "Come Fit Cisl Fvg condanniamo fermamente ogni forma di violenza ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla lavoratrice che è stata vittima di un gesto ingiustificabile".

"Non è possibile - conclude Pittelli - che chi svolge correttamente il proprio lavoro diventi un bersaglio. chiediamo all’azienda di attivarsi in maniera celere per mettere in atto comportamenti preventivi che permettano a tutti lavorato del front line di operare in sicurezza".

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