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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Roma

Centro accoglienza chiude, a rischio la squadra dei migranti simbolo della Roma che accoglie

Potrebbe diventare solo un ricordo a Roma il "Pineto United", la squadra di calcio popolare nella quale militano numerosi migranti dell'Aurelio

Un pecorso di crescita e integrazione sociale che si interrompe bruscamente, secondo molti. Una chiusura salutata invece positivamente dalla Lega, che parla di "zona invasa dai migranti".

A Roma sono iniziate le operazioni di smantellamento del centro di accoglienza straordinaria del Gelsomino di Largo Tommaso Perassi: entro domani, scrive Sara Mechelli su RomaToday,  i circa 160 ospiti del CAS dell'Aurelio dovranno essere ricollocati in altre strutture. Il CAS Gelsomino chiude per motivi economici, per decisione della cooperativa che gestisce il centro. 

Pineto United, la squadra di calcio popolare rischia di scomparire

Così rischia di diventare solo un ricordo anche il "Pineto United": la squadra di calcio popolare nella quale militano numerosi migranti dell'Aurelio e non solo:  "Ci sarà una brusca interruzione del percorso formativo e di inclusione sociale di questi ragazzi alcuni dei quali fanno parte della squadra di calcio popolare Pineto United, esempio di integrazione. Molti ospiti del Cas - spiega la stessa associazione Pineto United - sono impegnati in progetti per la riqualificazione del Parco del Pineto, partecipano da protagonisti ad eventi di quartiere".

La bella storia del "Pineto United" nasce un anno e mezzo fa grazie al collettivo di artisti Pinacci Nostri e al mister Pietro Lucari "La dispersione di questi ragazzi - lanciano l'allarme dalla società - produrrà l'interruzione del loro percorso di inclusione e di crescita". 

Lega: "Zona invasa dai migranti, accoglienza scellerata"

Non la pensa così la Lega. “Esprimiamo soddisfazione per l’imminente chiusura del CAS (Centro di accoglienza straordinaria) in zona Aurelia. Fin dall’inizio avevamo protestato insieme ai residenti del quartiere contro l’apertura di questo centro d’accoglienza dove centinaia di giovani provenienti dal continente africano avevano di fatto invaso la zona. Ennesimo esempio scellerato di quella accoglienza senza regole e con un unico obiettivo: il business e la finta integrazione" - ha scritto in una nota il consigliere regionale, Daniele Giannini. 

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