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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Milano

I ragazzi autistici di Pizzaut sfornano pizze per medici e infermieri in prima linea contro il coronavirus

È la prima pizzeria italiana gestita da persone con autismo, un laboratorio di inclusione sociale. Le consegne al personale sanitario del Niguarda di Milano

Il PizzAutobus, il food truck di PizzAut, ha fatto tappa del piazzale dell’ospedale Niguarda di Milano per consegnare pizze a medici e infermieri impegnati in prima linea contro il cornavirus. PizzAut è la prima pizzeria italiana gestita da persone con autismo. In attesa di poter aprire  i battenti del ristorante a Cassina de' Pecchi, i ragazzi non hanno smesso di lavorare e hanno voluto far sentire così la propria vicinanza a chi, da febbraio, combatte contro il virus. Matteo, Lorenzo, Gabriele, Matteo e Francesco sono stati i protagonisti delle consegne di oggi. 

“Siamo un po’ colleghi - scherza Nico Acampora, ideatore di PizzAut - Medici ed infermieri combattono il virus del Covid, noi combattiamo con le nostre pizze il virus dell'ignoranza, dell'esclusione e del pregiudizio. Troppo spesso i ragazzi con autismo sono esclusi dal mondo del lavoro e dalle relazioni sociali, come genitori di bimbi con autismo lo verifichiamo ogni giorno sulla nostra pelle e con i nostri ragazzi - racconta Nico Acampora - Ci siamo resi conto che con attenzione, delicatezza e determinazione questa situazione si può cambiare e per questo abbiamo deciso di investire le nostre energie e le nostre risorse in un progetto capace di costruire oggi un presente ed un futuro diverso, dove integrare le persone autistiche non perché bisognose di aiuto, ma perché portatrici di competenze e di benessere".

PizzAut consegna le pizze al personale sanitario del Niguarda a Milano

"Oggi gli amici di PizzAut sono qui a Niguarda per preparare le loro pizze per i nostri operatori.– è il commento di Marco Bosio, Direttore Generale di Niguarda - è un bel segno di amicizia. Ho avuto modo di assaggiarla ed è veramente ottima, per cui complimenti a questi ragazzi e complimenti a chi ha ideato e reso possibile questo progetto così importante”.

"Che giornata ricca di emozione e di amore", scrive Nico Acampora su Facebook. "Sono così orgoglioso dei ragazzi di PizzAut... ragazzi che hanno imparato a lavorare e che sono capaci di dire Grazie a chi lotta per la nostra salute... Al centro vaccinazioni i ragazzi Aut hanno chiesto di fare in fretta perchè 'grazie al vostro lavoro possiamo riaprire prima la nostra pizzeria'. Mi ha emozionato vedere il Gigante Buono emozionatissimo 'perchè voglio farle benissimo, perchè faccio le pizze ai colleghi della sua mamma"' infermiera anche lei al Niguarda...o sentire Francescone che orgoglioso diceva alla caposala che anche la sua mamma è infermiera ma a Cernusco... Chi continua a chiamarli disabili non sa quanto amore si perde. Grazie a tutto il personale del Niguarda al Direttore Generale che è venuto a trovarci, e ad Elena che ci ha accompagnato in tutti i reparti in sicurezza". 

Acampora è il padre di Leo, un ragazzo autistico, e la moglie Stefania è impegnata nel reparto di terapia intensiva di un grande ospedale lombardo. Acampora quindi conosce bene la fatica del personale sanitario e in questi mesi ha condiviso spesa sui social le fatiche, le paure e l’entusiasmo con Stefania e i suoi colleghi affrontano questo periodo. PizzAut è nato come laboratorio di inclusione sociale attraverso la realizzazione di un ristorante gestito da ragazzi con autismo, affiancati da professionisti della ristorazione e della riabilitazione. 

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