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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Italia

Un politico e la sua amante vittime del "ricatto del maresciallo"

Agli arresti domiciliari è finito un maresciallo dei vigili urbani di Piedimonte Matese. Le foto sarebbero state inviate a diverse persone

Per 'punire' l'ex moglie della sua nuova relazione ha sequestrato in un appartamento la donna e l'uomo, costringendoli a farsi fotografare in pose compromettenti; le foto sono poi state utilizzate per ricattare l'uomo, assessore di un comune del Beneventano.

Questo sono le accuse che hanno portato agli arresti domiciliari un maresciallo dei vigili urbani di Piedimonte Matese di 59 anni, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura, retta da Aldo Policastro e dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo.

L'accusa per il maresciallo è di sequestro di persona, violenza privata, estorsione, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia ai danni, a vario titolo, della ex moglie e dell'uomo con cui aveva allacciato una relazione.

Come spiega CasertaNews la vittima ha riferito agli investigatori di essere stato costretto dal 59enne "ad assumere gli atteggiamenti compromettenti e a farsi fotografare" il tutto dopo essere stato sequestrato in un appartamento e aver subito gravi minacce e violenze fisiche, ovvero calci, pugni e schiaffi.

Subito dopo la consegna dei soldi, il 59enne casertano ha inviato le foto a diverse persone per danneggiare la reputazione della vittima e ottenere dalla stessa ulteriori somme di denaro, per una richiesta complessiva di 200mila euro.

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