Così due agenti hanno aiutato un gruppo di ucraini sordomuti in difficoltà
Incrociati per caso in un’area di servizio, i rifugiati non riuscivano a mettersi in contatto con i parenti
La Polizia di Stato ha fornito assistenza ad un gruppo di profughi ucraini sordomuti in autostrada A21. Si sono incrociate in un'area di servizio le strade di Manuel e Michele, giovani agenti della Polizia di Stato, e di Vasyl, Dariia, Marika, Ludmila, Galina, Serghei e Vasyl, profughi in fuga dall'Ucraina. I sette viaggiavano a bordo di un pullman romeno sul quale hanno portato tutto ciò che le bombe avevano risparmiato, anche tre gattini.
Provenienti da Kiev e da Charkiv hanno mostrato ai poliziotti le immagini delle loro case distrutte. In Italia hanno dei parenti o dei conoscenti che li possono ospitare ma avevano difficoltà a contattarli perché quattro di loro sono sordomuti. I poliziotti, dopo aver offerto loro la colazione, hanno chiamato una associazione di Piacenza che si occuperà di aiutarli.