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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Firenze

"Pronto, voleva una pizza?": e la polizia salva una donna dalle botte del compagno

La vittima aveva chiamato le forze dell'ordine ma non era stata in grado di indicare il proprio indirizzo. Fondamentale l'intuito di un agente che ha finto di essere un dipendente di una pizzeria. In arresto un 34enne

Un uomo di 34 anni è stato arrestato ieri sera a Firenze con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. La vittima della vicenda sarebbe stata così terrorizzata dal compagno che quando, all'ennesima vessazione, ha afferrato il telefono per chiamare per la prima volta la Polizia non sarebbe riuscita a chiedere aiuto e a riferire l'indirizzo di casa. Ma dall'altra parte della cornetta un agente della Sala Operativa della Questura di Firenze ha capito subito che c'era qualcosa che non andava: così ha richiamato l'interessata fingendo di lavorare per una pizzeria che effettua consegne a domicilio; la donna ha riconosciuto la voce dell'operatore e ha preso coraggio fornendo i suoi recapiti.

In pochi attimi le volanti sono arrivate sotto l'abitazione della donna, che nel frattempo si era rifugiata con i due figli minori a casa di parenti nello stesso edificio.

Secondo quanto emerso, poco prima dell'arrivo della Polizia, era andata in scena l'ennesima aggressione da parte del compagno della donna, un 34enne originario del Marocco. La donna sarebbe stata picchiata con un pugno in testa e diversi schiaffi per il solo fatto di aver perso troppo tempo nel passargli un cuscino e successivamente per aver provato a chiedere aiuto alla Polizia con la prima telefonata. Anche uno dei figli minori, che aveva cominciato a piangere assistendo alla scena, sarebbe stato colpito dal padre, che per zittirlo gli avrebbe messo una mano davanti alla bocca.

Una lunga serie di violenze

Ma l'aggressione di ieri, a seguito di quanto ricostruito dai poliziotti, sarebbe stata una delle tante che si ripetono ormai da diverso tempo. Durante la convivenza la donna sarebbe stata picchiata anche durante la sua gravidanza e nel corso di un episodio, avvenuto la scorsa estate, l'uomo avrebbe spaccato il cellulare della compagna, arrivando a spegnerle delle sigarette sul fianco.

La probabile gelosia del 34enne avrebbe inoltre fatto sentire la vittima come una prigioniera in casa, alla quale era permesso uscire solo un quarto d'ora per andare ad accompagnare il figlio più grande a scuola; se ritardava sarebbero cominciate le botte e le umiliazioni. Sulla base degli elementi sinora raccolti, l'uomo, già noto alle forze di polizia, è finito al carcere fiorentino di Sollicciano per il successivo vaglio del giudice del Tribunale. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori.

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