Polizia insegue ladro in facoltà: studenti impediscono l'ingresso

BOLOGNA - Tutto è cominciato con il furto di un'iPhone ai danni di una studentessa, poi una cinquantina di persone (secondo la questura probabilmente attivisti di collettivi universitari) hanno impedito alla polizia di entrare nella facoltà di Lettere dell'Università di Bologna per dare la caccia al ladro che, poco prima, aveva derubato la ragazza.

E' successo ieri pomeriggio in via Zamboni 38, dove una volante del 113 è intervenuta su richiesta di una ventenne di Foggia.

Agli agenti ha raccontato di essere stata derubata dello smartphone mentre era in un bar lungo la via e di avere visto il ladro, che ha descritto come uno straniero. La studentessa ha spiegato di averlo seguito per un tratto di strada, poi l'ha visto entrare nella sede della facoltà di Lettere e Filosofia.

Quando i due poliziotti della pattuglia, in divisa, hanno cercato di entrare a loro volta nel palazzo per cercarlo, si sono visti sbarrare la strada da un folto gruppo di giovani, dai quali sono partiti anche alcuni 'cori' contro le forze dell'ordine. Poco dopo sono intervenute altre volanti ma, per evitare di esasperare gli animi e scatenare tafferugli, alla fine la polizia ha preferito rinunciare e si è allontanata.

Sono state già avviate indagini, anche con l'esame di alcuni filmati, per identificare gli autori della protesta, che erano almeno una cinquantina: rischiano l'accusa di favoreggiamento nei confronti del ladro, che non è stato rintracciato.

Nei giorni scorsi,la Procura di Bologna aveva fatto sgomberare e sequestrare l'aula Roveri di via Zamboni 38, occupata dagli attivisti del collettivo Bartleby a fine gennaio dopo lo sgombero dai locali di via San Petronio Vecchio. Nelle sedi di Lettere erano in corso occupazioni di aule anche da parte di altri collettivi. (da BolognaToday)