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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Novara

Crolla il ponte sul Sesia tra Romagnano e Gattinara

Era stato chiuso durante la notte per precauzione, poi era stato riaperto al traffico. Un'ora dopo, il crollo

Il ponte sul Sesia a Romagnano è crollato a causa del maltempo che sta colpendo il Piemonte e la Liguria, dove ci sono attualmente 17 dispersi. NovaraToday racconta che il ponte, chiuso dalla serata di ieri, venerdì 2 ottobre, era stato riaperto a mezzogiorno. Poi era stato chiuso durante la notte per precauzione, poi intorno alle 12,30 era stato riaperto al traffico. Un'ora dopo, il crollo. 

Il sindaco di Romagnano Alessandro Carini ha spiegato all'agenzia di stampa Agi cosa è successo: "Avevamo chiuso durante la notte per motivi di precauzione. Poi questa mattina, dopo esserci confrontati con altri amministratori, a cominciare dal sindaco di Gattinara Daniele Baglione, oltre che con il consorzio irriguo Est Sesia, abbiamo deciso di riaprire".

Il ponte tra Romagnano e Gattinara è uno degli snodi fondamentali della viabilità tra le province di Novara e Vercelli. Costruito alla fine degli anni '60 nello stesso punto dove un altro viadotto era crollato in precedenza, è stato oggetto in tempi più recenti di un lungo lavoro di ristrutturazione concluso nel 2009. Il cantiere pero' era rimasto aperto fino al 2018 per divergenze tecniche sui passaggi pedonali e sulle recinzioni esterne. Attualmente la circolazione e' deviata verso nord, in direzione del ponte, per ora ancora aperto, tra Grignasco e Serravalle Sesia.

Le forti piogge della notte hanno determinato la disalimentazione di 55.000 utenze elettriche, di cui 11.599 nel Cuneese,  14.200 nel Novarese, 14.000 nel Vco, 6.700 nel Vercellese e 4.500 nel Biellese. Gli operatori sono al lavoro per il ripristino del servizio. Al lavoro per fare fronte alla situazione 249 volontari, di cui 174 del Coordinamento regionale di Protezione civile, 72 del Corpo Antincendi Boschivi, 3 dell'Ana. 

Secondo quanto riferisce la Regione Piemonte, il numero dei dispersi è salito a 17. Per 16 di loro le ricerche sono in corso tra il versante francese e quello cuneese. Un altro disperso è in Valsesia. Intanto in un video pubblicato su Fb, il presidente della Regione, Alberto Cirio ha confermato che "lo stato di allerta rimane massimo", che la situazione "è complicata" e che si continua a "monitorare e presidiare" la situazione. In particolare, per 10 dispersi nel Cuneese, si stanno facendo verifiche tra il versante italiano e quello francese mentre il disperso del Vercellese è Varallo Sesia sulla strada provinciale 105: sarebbe caduto  con la sua auto nel Sesia.  Per quanto riguarda i danni, i  maggiori si sono registrati nel bacino del Toce, del Tanaro, nel Biellese e nel bacino della Sesia, con frane, allagamenti e cadute di alberi.

Il Tanaro, nel tratto da Ponte Nava a Ceva è esondato in diversi punti. Evacuate famiglie a Limone, Vernante, Priola e Garessio. In quest'ultimo comune una borgata è rimasta isolata. Sempre nel Cuneese, tra Mombasiglio e Lisio la strada provinciale 34 è completamente erosa dall'azione dell'acqua. In quest'ultimo comune una borgata è rimasta isolata.  Nel Vercellese, la strada provinciale 9, all'altezza del comune di Cravagliana, un torrente ha eroso 500 metri di strada. Chiusa la tangenziale nord di Vercelli. A Borgosesia, un quartiere isolato. In allerta le dighe Ceppi Morelli (Vco), Sessera (Bi) e Gurzia (To). In preallerta quelle di Piastra (Cn), San Nicolao (Bi), Rinasco (Vc) Melezet e Vistrorio (To). 

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