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Giovedì, 25 Aprile 2024
Brescia

I vicini in festa lo respingono perché è positivo al covid: lui li prende a fucilate

L'uomo è stato arrestato per tentato omicidio plurimo

Hanno respinto il vicino positivo al coronavirus e lui per tutta risposta li ha presi a fucilate. Ha dell'incredibile quanto avvenuto nel Bresciano. Armato di fucile, un uomo dopo aver colpito porte e finestre di una cascina avrebbe inseguito un gruppetto di ragazzi gridando "ve cope" ("vi ammazzo" in dialetto bresciano), prima a piedi e poi in auto: i ragazzi sono riusciti a nascondersi nel bosco e ad allertare i carabinieri. Il folle armato è stato poi arrestato la domenica di Pasqua a più di 80 chilometri da Breno, dove tutto è cominciato. Si era rifugiato a casa della sorella a Calcinato.

Positivo al covid viene respinto dai vicini in festa: lui li prende a fucilate

L'uomo, 54 anni, è ora accusato di tentato omicidio plurimo aggravato dai futili motivi. Tutto sarebbe cominciato sabato pomeriggio, tra due cascine confinanti in località Degna, in territorio di Breno (in provincia di Brescia). Da una parte ci sono quattro ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 23 anni, che si sono spostati di qualche chilometro da casa per passare insieme il weekend di Pasqua; dall'altra, il 54enne con la sua famiglia (moglie e figlio) in quarantena perché positivo al covid. Sarebbe stato lui a provare per primo ad attaccare bottone, chiedendo ai ragazzi se avevano della droga: al rifiuto di questi ultimi, che comunque gli avrebbero offerto una birra, lui non ha mollato la presa e anzi avrebbe voluto partecipare alla festa con loro.

Permesso negato. E la circostanza non è stata per niente digerita dal 54enne. Tanto che si sarebbe (ri)presentato armato di fucile da caccia, e avrebbe sparato più volte alle porte e alle finestre, sfondando di colpi anche la televisione e la Playstation. In preda al panico, i ragazzi hanno atteso che si esaurissero le munizioni per darsela a gambe, ma sono stati inseguiti in auto e a piedi dal 54enne che ha proseguito imperterrito nelle sue violazioni, amministrative e penali. Avrebbe anche cercato di investirli con la sua auto. Dopo averli persi di vista (i ragazzi si erano rifugiati nel vicino bosco), l'uomo ha fatto perdere le sue tracce.

I quattro ragazzi hanno allertato i carabinieri. I militari della compagnia di Breno si sono subito messi al lavoro: grazie all'incrocio delle celle telefoniche e dei dati anagrafici del fuggitivo sono riusciti a ricostruire almeno in parte i suoi spostamenti. Fino alla casa della sorella, dove si era nascosto: è qui che l'uomo è stato intercettato e arrestato.

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