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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Città Torino

Proteste No Tav: torna la tensione in Val di Susa

A Bussoleno sono andati a fuoco i macchinari di una ditta impegnata nel cantiere; a Giaglione la polizia ha fermato un'auto con un piccolo arsenale da guerriglia. I manifestanti si sono radunati davanti al cantiere

TORINO - Sale ancora la tensione in Val di Susa. I carabinieri hanno infatti fermato nella zona del cantiere Tav di Chiomonte un'auto a bordo della quale è stato trovato un vero e proprio arsenale da guerriglia. 

Cinque molotov, sei maschere antigas, sei tubi in plastica oltre a cinque fionde e quattro cesoie per tagliare le reti di protezione. Due compressori e una macchina, utilizzata abitualmente per trivellare, sono andate a fuoco in un capannone di Bussoleno. Si indaga su entrambi gli episodi.

L'auto era condotta da due persone ed è stata controllata ad un normale posto di blocco, allestito dalle forze dell'ordine nella zona intorno al cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. 

Nello stesso momento in cui nel territorio comunale di Giaglione veniva fermata l'auto, fuori dal vicino cantiere di Chiomonte si erano radunate circa 130 persone con i volti incappucciati. Sono rimaste a lungo in attesa, senza prendere alcun tipo di iniziativa, quindi hanno lasciato la zona. Gli investigatori stanno valutando l'ipotesi che il materiale sequestrato nell'auto fosse destinato appunto a costoro per un eventuale attacco al cantiere. (da TorinoToday)

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