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Giovedì, 28 Marzo 2024
Milano

Raffaella, l'infermiera in pensione che è tornata al lavoro (gratis) per aiutare i colleghi

Lavora in una Rsa di Castano Primo, in provincia di Milano, dopo che alcuni suoi colleghi sono risultati positivi al coronavirus

Ha ripreso il suo camice, i suoi guanti e la sua cuffia quando ha saputo che c'era ancora bisogno di lei ed è tornata lì dov'era sempre stata. È tornata in quelle stanze che aveva lasciato quattro anni fa per godersi la meritata pensione. Ma adesso per Raffaella, 64 anni, la pensione può attendere. Da qualche giorno, infatti, è tornata ad essere a tutti gli effetti un'infermiera, in servizio nella residenza sanitaria per anziani San Giuseppe di Castano Primo, in provincia di Milano.

La storia di Raffaella, infermiera in pensione che torna al lavoro a Castano Primo

Quando ha saputo che alcuni suoi colleghi, ex colleghi, erano costretti a casa perché positivi al coronavirus si è offerta di tornare al lavoro per aiutare la sua comunità. E così ha fatto, senza chiedere - né prendere - soldi. "A 64 anni svolge qualsiasi mansione con solerzia e competenza, galoppando instancabilmente per il reparto, rischiando come tutti gli operatori sanitari la salute ogni giorno - racconta Giuseppe Pignatiello, sindaco di Castano -. Entra alle 8 di mattina, va a casa alle 20 la sera. A 64 anni".

In quella Rsa, tra l'altro, la 64enne ha la possibilità di stare vicino a sua mamma Rina e di prendersi cura anche di lei, come mostra la splendida immagine di loro due insieme scattata da Diego Colombo, che lavora nella stessa struttura. "Quando la conobbi iniziando a lavorare qui, ormai vent'anni fa, capii immediatamente che era una tipa tosta, una dalla volontà incrollabile", il ritratto che lo stesso Diego fa di Raffaella. "È grazie alle persone come lei che questo mondo ferito e malconcio resta in piedi un po' di più", l'apprezzamento del sindaco.

"A Raffaella, a Diego, a tutti gli eroi di ogni giorno che stanno combattendo contro il coronavirus, a tutti loro io rendo doveroso omaggio e gratitudine. A tutti loro - ha concluso Pignatiello -, il più sincero e infinito grazie".

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