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Martedì, 23 Aprile 2024
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Paura sul treno: spacca la testa a una ragazza con un martelletto e le ruba la borsa

La vittima è una ragazza di 22 anni. Era sola nello scompartimento quando è stata aggredita: ha riportato una frattura alla teca cranica. Il responsabile è stato fermato dai carabineri

MILANO - Una violenza inaudita per quindici euro. E' questo il triste riassunto di un episodio, avvenuto l'altro giorno e ricostruito dai carabinieri. Secondo quanto riportato dai militari, sono passate da poco le otto di sera di sabato 19 marzo.

Una ragazza di 22 anni, residente in provincia di Bergamo, è alla stazione di Treviglio e sale su un convoglio diretto a Milano, della linea S5 (Treviglio-Varese). Poco prima dell'arrivo alla stazione di Cassano d'Adda, un uomo la sorprende alle spalle mentre è seduta in un vagone vuoto. La colpisce con un martelletto "rompivetro" del peso di 900 grammi, di quelli in dotazione proprio sui treni. 

La 22enne riceve vari colpi alla testa, perde sangue. Alza la mano sinistra istintivamente per difendersi, riceve un colpo anche lì. L'aggressore le prende la borsa e, mentre il treno si ferma, in un attimo scende e si dilegua. La giovane non perde conoscenza e riesce a chiamare il capotreno, che lancia l'allarme. Arrivano i carabinieri di Cassano (stazione e radiomobile) e i sanitari del 118. La 22enne riesce a descrivere gli abiti del suo aggressore. Poi viene portata al San Raffaele, dove inizialmente i medici le diagnosticano un trauma cranico con prognosi di venti giorni, ma poi, attraverso una Tac, scoprono una frattura della teca cranica. Si decide di operarla: ora è fuori pericolo ma ancora ricoverata in ospedale.

I militari, intanto, individuano una palazzina dismessa all'interno della stazione, interessata da un cantiere: si dirigono per ispezionarla e trovano - su una massicciata - i documenti della ragazza e la cover del suo cellulare. All'interno dell'area un uomo di 32 anni, di nazionalità romena e pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio. Ai carabinieri giura di non essersi mai mosso di lì. Eppure poco distante, impigliato a un ramo di un albero nei pressi del fiume Adda, c'è un cappellino giallo. La ragazza aveva indicato questo dettaglio nella descrizione dell'aggressore.

I carabinieri decidono di recarsi a Treviglio, dove la ragazza è salita a bordo del treno (fra Treviglio e Cassano d'Adda il convoglio non effettua fermate intermedie). Si procurano i filmati di sorveglianza e collegano tutto: si vede chiaramente il 32enne aggirarsi senza apparente scopo per la stazione trevigliese e poi anche salire sul treno teatro dell'aggressione. 

L'uomo viene posto in stato di fermo a disposizione dell'autorità giudiziaria, che fisserà l'udienza di convalida. E' accusato di lesioni aggravate e rapina aggravata. Magro il bottino: circa quindici euro in contanti e un cellulare. Per un episodio che poteva avere conseguenze molto più gravi, data la violenza con cui l'uomo s'è accanito sulla vittima.

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