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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Operate due ragazze senza genitali. La cura: dovranno fare sesso quotidiano

Alla clinica Ruesch di Napoli sono stati ricostruiti chirurgicamente vagina e utero a due ragazze ventenni: per evitare che gli organi possano ritirarsi, la prescrizione dei medici è di svolgere quotidianamente attività sessuale

NAPOLI - E' un'operazione chirurgica con pochi precedenti quella eseguita da un'equipe internazionale nella Clinica Ruesch di Napoli. Il ginecologo Mario Malzoni e la professoressa Leila Adamyan, primaria e capo dipartimento di ostetricia e ginecologia dell'Università di Mosca, hanno operato due ragazze ventenni che per un'anomalia congenita erano nate senza vagina e utero.

Le operazioni, durate meno di due ore, sono state realizzate in laparoscopia (senza incisioni chirurgiche, con strumentazioni ad alta definizione). Sono tre in tutto i giorni di ricovero prima dell'autorizzare al ritorno a casa e c'è un'indicazione terapeutica particolare: dedicarsi per mesi ad attività sessuale quotidiana.

Tutto si è concluso nel migliore dei modi. L'anomalia congenita delle due ragazze, ventenni, nate entrambe senza vagina e utero, era per loro imbarazzante oltre che invalidante. Così la decisione di ricorrere al chirurgo per risolvere la questione che creava così tanti problemi anche a livello psicologico.

LA CURA: SESSO OGNI GIORNO - L'intervento in laparoscopia, cioè senza incisioni chirurgiche, è stata la soluzione adottata a Napoli. Tre giorni di degenza e poi la cura: dedicarsi ad attività sessuale ogni giorno. Una vera e propria prescrizione medica, spiega il ginecologo, per evitare che l'organo da poco ricostruito in sala operatoria possa ritrarsi per inattività.

Le due giovani, che da tempo avevano raggiunto la maturità sessuale, dopo una serie di esami e studi sui loro casi clinici, hanno deciso di risolvere il loro problema. "Con la professoressa Adamyan - dice Malzoni - abbiamo scelto di operare nelle nuove camere operatorie della Clinica Ruesch perché dotate di colonne ad alta definizione per la laparoscopia, utili soprattutto per interventi ricostruttivi così complessi e delicati".

"La laparoscopia - dice Malzoni - consente oggi agli specialisti di intervenire per ogni tipo di disturbo. Il vantaggio di questa tecnica è rappresentato dal fatto che la degenza difficilmente supera i due giorni e che le cicatrici degli interventi classici cedono il posto a ferite di pochi centimetri, lo spazio necessario per introdurre gli strumenti operatori. Questo significa anche che la guarigione è di fatto più rapida". Con la laparoscopia si interviene sul cancro endometrico, sulla cisti ovarica e su tutta la patologia ginecologica benigna: ovarica, tubarica, uterina, anche alla correzione del pavimento pelvico e negli stadi iniziali di patologia maligna. La collaborazione internazionale riprenderà a febbraio con un corso per 35 ginecologi russi e ucraini in oncologia ed endometriosi in programma nella Clinica Malzoni di Avellino e alla Ruesch. (da NapoliToday)
 

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