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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Brescia

Ragazzina scomparsa, la grande paura: si teme possa essere finita in un cunicolo

Confermato il dispositivo di ricerca per la piccola Iushra, scomparsa da giovedì scorso nella zona di Serle (Brescia): 285 operatori e volontari al lavoro almeno fino a martedì

Della piccola Iuschra Zannatul Gazi, 11 anni, non si hanno notizie da giovedì scorso, quando è scomparsa tra i sentieri dell'Altopiano di Cariadeghe a Serle (Brescia), un'area di quasi 500 ettari e a quasi un migliaio di metri di altitudine. Le ricerche proseguiranno ancora, senza sosta e con lo stesso dispositivo di uomini e mezzi, almeno per altre 48 ore. Almeno fino a martedì a mezzogiorno - scrive BresciaToday - si continuerà a cercare con 285 operatori tra tecnici e volontari, giorno e notte, per portare a termine un rastrellamento a tappeto dell'intera area, lavorando dai lati fino a raggiungere il centro.

Rocciatori, sommozzatori, specialisti, perfino 40 spelelologi sono impegnati nelle ricerche. Ma il tempo passa inesorabile: martedì pomeriggio si vedrà il da farsi. In caso di esiti nuovamente negativi delle ricerche, non si esclude che il dispositivo schierato in campo fino ad oggi possa essere numericamente ridotto. Sono confermati per il momento anche i droni e gli elicotteri, attrezzati con visori e termocamere.

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Nel primo pomeriggio di domenica si è tenuta una conferenza stampa di aggiornamento, coordinata dalla Prefettura di Brescia. “Ci sono ancora buone probabilità di trovarla viva – ha detto il prefetto Annunziato Vardè – ma è chiaro che più passano i giorni e più le cose si complicano. La nostra più grande preoccupazione è che possa essere finita in un cunicolo, in un anfratto”. Ce ne sono a centinaia lungo i sentieri e sui versanti di Cariadeghe: li chiamano “ombèr”, o più semplicemente i “bùs”, buchi e cunicoli, grotte e gallerie che circondano tutto il paesaggio, sarebbero più di 150 solo quelli censiti, in questi giorni ne emergono ancora a decine, per ora sfuggiti alla cartografia ufficiale.

Il sindaco di Serle Paolo Bonvicini ha confermato il rinnovo dell'ordinanza che vieta il transito sia veicolare che pedonale per raggiungere Cariadeghe, salvo operatori, forze dell'ordine e volontari autorizzati. La zona è presidiata da due posti di blocco: il primo in via Cariadeghe proprio di fronte alla Collina dei Fanti, il secondo in via Valpiana all'altezza dell'omonimo ristorante.

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