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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca / Torino

Famiglia povera, 14 anni e due trapianti: "Non so come andare in ospedale"

Il ragazzino dovrebbe andare ogni settimana in ospedale per le cure necessarie, ma la famiglia non ha una macchina e il servizio sanitario nazionale non prevedere il servizio

TORINO - Quattordici anni e già due trapianti, l'ultimo un mese fa, per cercare di superare quei problemi ai reni che gli hanno fatto passare buona parte della vita in giro fra gli ospedali. Una giovane esistenza segnata da interventi delicatissimi e da tante sofferenze. Alle quali, come se non bastasse, si aggiungono condizioni economiche difficili e una grave "miopia" del sistema sanitario nazionale. 

Il ragazzino, infatti, dovrebbe andare all'ospedale Regina Margherita per le visite settimanali di controllo, ma purtroppo è una missione ardua. La famiglia non possiede una macchina e l'assistenza sanitaria nazionale non prevede forme di accompagnamento. Quanto ai mezzi pubblici c'è stato il divieto del primario di nefrologia di Ivrea, a causa del rischio pericolo di infezioni e malattie.

Purtroppo, però, il giovane deve necessariamente essere in ospedale ogni settimana. Una necessità, questa, che giustifica lo sfogo della nonna: "Basta, non ce la faccio più. È una vita che io e mia figlia lottiamo per questo ragazzo, costretto ancora oggi a vivere in una casa umida che di certo non lo aiuta a stare bene. Adesso, dopo l’operazione, siamo stati nuovamente abbandonati. È vero, non possiamo permetterci di avere un'autovettura. E questo cosa significa, che il ragazzo non ha diritto a essere curato come tutti quanti gli altri?". Una domanda alla quale non è neanche necessario rispondere. (da TorinoToday)

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