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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Ravenna

Si lancia dalla finestra per sfuggire al marito violento, arrestato per tentato omicidio

La donna ha raccontato di aver cercato disperatamente di salvarsi gettandosi dalla finestra per sfuggire all’ira del marito, alterato dopo una lite molto violenta

Domenica pomeriggio una donna di 27 anni è precipitata da una finestra del primo piano di una palazzina del centro storico di Ravenna, in via Cairoli, riportando numerosi traumi. La giovane è stata soccorsa e portata in gravi condizioni all’ospedale ‘Maurizio Bufalini’ di Cesena.

Indagando sulla dinamica del fatto, i carabinieri di Ravenna hanno fatto luce su una drammatica situazione di violenza: la donna, di nazionalità afgnana, si sarebbe infatti gettata volontariamente dalla finestra dell’abitazione per sfuggire al marito violento, un 35enne arrestato poi con l’accusa di tentato omicidio. Soccorsa dal personale del 118, che aveva operato con un’ambulanza e l’auto col medico a bordo, la donna - rimasta cosciente - era stata trasportata all’eliporto dell’ospedale Santa Maria delle Croci per poi essere trasferita in elicottero al nosocomio cesenate, specializzato in traumi.

Dalle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti sulla strada e dal racconto di alcuni testimoni, la donna si sarebbe gettata urlando nel vuoto da un’altezza di oltre cinque metri; una volta finita a terra, il marito l’avrebbe raggiunta per tentare di sollevarla e riportarla in casa. Questi elementi hanno insospettito gli inquirenti. La polizia locale di Ravenna, intervenuta sul posto, ha informato l’autorità giudiziaria e il pm di turno, Angela Scorza, ha delegato i carabinieri a proseguire le indagini.

I militari hanno ascoltato la 27enne, che ha raccontato di aver cercato disperatamente di salvarsi gettandosi dalla finestra per sfuggire all’ira del marito, alterato dopo una lite molto violenta. Ancora da chiarire se nel litigio l’uomo abbia tentato di colpire la moglie con un coltello. Il 35enne si trova ora in carcere a Ravenna.

Emergenza coronavirus e violenza domestica

Dall’inizio del lockdown in Italia diverse associazioni hanno denunciato i rischi dell’isolamento forzato in famiglia per molte donne, esposte al rischio della violenza domestica.

In Italia è attivo il numero gratuito 1522, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opprtunità, che offre anche la possibilità di avviare una chat quando non è possibile o consigliabile comunicare a voce. La rete D.i.Re, a cui aderiscono 80 centri antiviolenza in tutta Italia, ha registrato i casi di circa 2900 donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza nel mese di marzo, con un incremento di oltre il 74% rispetto alla media mensile registrata nel 2018 (ultimo anno in cui dati sono disponibili).

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