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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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I furbetti del reddito di cittadinanza che importavano fiumi di droga dal Marocco

A Roma la Guardia di Finanza ha arrestato 14 persone con l'accusa di traffico di stupefacenti: 4 di loro risultano titolari della misura di sostegno economico. Giro di vite anche a Piombino e Pescara

Fiumi di droga dal Marocco nascosti tra pallet di verdura. Le Fiamme Gialle hanno sgominato un'associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Quattordici le persone arrestate: quattro di loro risultavano beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Stando a quanto emerso dalle indagini, l'organizzazione criminale importava  di ingenti quantitativi di droga – in prevalenza hashish – dal Marocco tramite la Spagna, con lo scopo di rifornire le piazze di spaccio di Roma.

I carichi illeciti giungevano in Italia – occultati tra pallet di verdura trasportati da autoarticolati – presso le sedi di due società romane operanti nel settore degli autotrasporti e del commercio di materiali edili, i cui titolari, un 41enne ed un uomo di 60 anni, mettevano a disposizione, dietro compenso, spazi e attrezzature per le operazioni di scarico.

La droga era poi custodita da altri sodali in vari luoghi che venivano periodicamente cambiati, quali garage e appartamenti in condomini residenziali, nonché nell’abitazione di un incensurato romano con giardino e due cani pitbull a fare la guardia. La Guardia di Finanza ha sequestrato quasi 400 chili di hashish, oltre 120 chili di marijuana e circa 3 chili di cocaina, nonché sofisticate attrezzature necessarie per allestire una serra indoor. Come spiega RomaToday, dagli approfondimenti svolti, è emerso che 4 soggetti - oggi arrestati – percepivano, direttamente o in quanto inclusi nel nucleo familiare dei beneficiari, erano titolari della Rdc card, motivo per cui del caso sono stati avvisati anche gli uffici dell'Inps per la sospensione/riduzione della misura di sostegno economico.

Giro di vite contro i furbetti del reddito di cittadinanza: tre denunce a Piombino

Altri tre “furbetti” del reddito di cittadinanza sono stati segnalati a Piombino (Livorno). Nel primo caso, una 35enne romena non ha dichiarato una vincita da giochi online di 35.000 euro. Ha percepito però, da gennaio a settembre 2020, Reddito di cittadinanza per 6.000 euro. Nel secondo caso, una sessantenne, nata a Napoli, non ha rappresentato di essere intestataria di uno scooter 300 cc, immatricolato nel 2018. Ha così potuto ricevere Reddito di cittadinanza, per due mesi nel 2019, per 310 euro. Nel terzo caso, un 57enne marocchino ha falsamente attestato di essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, mentre i finanzieri hanno riscontrato la sua residenza all'estero da luglio del 2017 a maggio 2019, percependo nel frattempo Reddito di cittadinanza per 14.000 euro.

Vincite al gioco e patrimoni, ma percepivano il Rdc: 24 denunce a Pescara

Giro di vite anche a Pescara dove i Finanzieri del Comando Provinciale hanno scoperto e denunciato 24 persone che hanno indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza per un totale di 275mila euro, omettendo di dichiarare valori patrimoniali e reddituali. Tra questi 7 possedevano significative disponibilità finanziarie a seguito di vincite da giochi e scommesse superiori alla soglia di 6mila euro, limite al raggiungimento del quale il vincitore al gioco è tenuto a comunicare all'Inps la vincita entro 15 giorni. Complessivamente le vincite conseguite e non dichiarate in sede di richiesta dai sette ammontano a circa 400mila euro, mentre singolarmente oscillano dai 10mila euro a oltre 100mila euro. Tra gli altri indebiti percettori del reddito di Cittadinanza sono stati scoperti anche due impiegati, seppur in nero, in un'azienda. Complessivamente, dall'inizio degli accertamenti successivi alla pandemia, sono stati accertati 41 casi d'indebita percezione di reddito di Cittadinanza o altre prestazioni sociali agevolate per oltre 484mila euro. 

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