Tensione a Napoli dove il premier Matteo Renzi domenica, alla Mostra d'Oltremare, ha presenziato per concludere i lavori dell'assemblea nazionale per il Mezzogiorno, organizzata dalla Regione con il Governo e Unioncamere. Nella zona, numerosi gruppi di manifestanti con striscioni, slogan e bandiere. 

LE PAROLE DEL PREMIER - "Oggi nel mondo la competizione è sui cervelli e il Mezzogorno ha tutto per crescere: cervelli e bellezza dei luoghi. Basta raccontare il Sud come una realtà piena di sfighe, bisogna rovesciare la narrazione, la rassegnazione e la lamentazione non aiutano. I soldi ci sono, siamo pronti a mettere tutte quello che serve se c'è una volontà della classe dirigente del Sud di cambiare partendo da se stessa". Il premier Renzi punta sul Sud e lo fa da Napoli, dove parla anche di fondi europei, pubblica amministrazione, rivoluzione informatica, imprenditori e soprattutto di referendum: "Il 4 dicembre sarà un'occasione per fare chiarezza, per mettere a posto il futuro del paese". Il Sud, "che deve tornare al centro del dibattito, ma non con i vecchi schemi, ha il dovere di chiedere allo Stato centrale di evitare pregiudizi, ma la sua classe dirigente deve mettersi in gioco, senza vivere rassegnazione e lamentazione". 

SCONTRI CON LA POLIZIA - In città non sono mancati i momenti di tensione. Qualche tafferuglio in via Terracina e viale Kennedy. Le forze dell'ordine hanno usato un idrante e lacrimogeni per allontanare i manifestanti che avrebbero lanciato uova, sanpietrini e arance. Un gruppo di manifestanti invece è riuscito ad arrivare davanti alla Mostra d'Oltremare. Tra le mani stringono striscioni contro il referendum costituzionale "C'è chi dice No", uno contro Vincenzo De Luca, governatore della Campania, e il primo ministro con la scritta: "Renzi e De Luca, iatevenne". La notizia su NapoliToday