Rifiuti, raccolta differenziata al 62%: ad Acerra è record
Il comune dell'hinterland napoletano è stato premiato per il successo ottenuto in soli 12 mesi: perché non farne un modello?
ACERRA (NAPOLI) - E' una bella notizia e, come avviene spesso, fa fatica a balzare agli onori delle cronache. Fa molto più effetto, forse, bistrattare i comuni ai piedi del Vesuvio quando le cose non vanno per il verso giusto. Il risultato raggiunto da Acerra in tema di raccolta differenziata è straordinario e, come certificato dal Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi (Conai), costuituisce un record. Il comune, 60mila abitanti circa, è passato dal 10 al 62% di raccolta porta a porta nel giro di appena 12 mesi. Per questo è stato assegnato il premio "start up" all'amministrazione di centrosinistra.
RACCOLTA DIFFERENZIATA RECORD - Come si fa a raggiungere risultati simili in così poco tempo? Con un mix di organizzazione, informazione e con il fiore all'occhiello delle isole ecologiche che permettono ai cittadini di ricevere buoni acquisto in base al peso del materiale salvato dalla discarica. "Si è riusciti ad aumentare del 52% la differenziata grazie a un porta a porta spinto, all'eliminazione dei cassonetti, e a un Centro raccolta tecnologico", ha spiegato Fabio Costarella, responsabile area sud del Conai.
Prima del nuovo sistema, la raccolta veniva fatta in maniera prevalentemente stradale. Tutti i materiali (carta, vetro, plastica e metalli, organico, indifferenziato) vengono invece ritirati ora direttamente a casa. "La riuscita della differenziata - osserva Vincenzo Angelico, assessore all'Ambiente del comune di Acerra - è stata frutto anche di un'opera di divulgazione e informazione tra i cittadini; e siamo in 60.000. Ora vogliamo fare ancora di più".
Il territorio, dunque, è stato ripulito grazie al 'porta a porta' che serve 20.000 utenze e copre 54 chilometri quadrati. Vero fiore all'occhiello della rivoluzione di Acerra sono però le isole ecologiche presso cui è possibile conferire i rifiuti: la gente porta la propria spazzatura differenziata, la pesa e grazie a un software che immagazzina i dati, ogni tre mesi possono recarsi in comune per ritirare i buoni ticket con cui fare acquisti in tutti i negozi convenzionati della città.
Soddisfatti i Verdi. "L'esempio di Acerra - hanno dichiarato il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale del "Sole che Ride Carlo Ceparano" - città massacrata dalle ecomafie ed unica città campana in cui è stato realizzato un inceneritore che è passata in soli 12 mesi dal 10% al 62% di raccolta differenziata dimostra per l' ennesima volta che un altro sistema nella gestione dei rifiuti alternativo alle discariche e ai termovalorizzatori è possibile. Basta volerlo. Complimenti agli autori dello splendido risultato che ci auguriamo venga seguito da tutti gli altri comuni campani ancora indietro con la differenziata". (da NapoliToday)