Rimini, ragazza lesbica picchiata per anni dai genitori: "Sei malata, fatti curare"
Pugni, gomitate ma anche minacce di morte e continue umiliazioni nei confronti della figlia ventenne. I genitori denunciati per maltrattamenti
RIMINI - Papà e mamma che non accettano l'orientamento sessuale della figlia e che, per due anni, rendono un inferno la vita della ragazza. Si è conclusa con una denuncia per maltrattamenti nei confronti dei genitori l'odissea di una ragazza 20enne, di origini straniere e residente nel riminese, picchiata da chi le avrebbe dovuto volere più bene.
A far emergere la storia di omofobia è stata la polizia di Stato e, in particolare, gli agenti in servizio all'Infermi di Rimini che, per l'ennesima volta, lo scorso luglio hanno notato la ragazza al pronto soccorso dove si era recata per farsi medicare una serie di lesioni. Le precendenti cartelle cliniche parlavano di naso e costole fratturate che, difficilmente, potevano essere attribuite a incidenti e, dietro l'insistenza degli agenti, la ventenne ha raccontato tutto.
Secondo quanto riferito dal Resto del Carlino l'incubo della ragazza è iniziato quando era poco più che adolescente.
"Ho subito capito di essere attratta dalle ragazze più che dai miei coetanei maschi - avrebbe rivelato la ragazza ai sanitari -. Ho iniziato a frequentare una giovane e quando i miei genitori hanno scoperto che era più di una semplice amicizia, hanno cominciato ad insultarmi".
Da quel giorno le violenze e gli insulti si sono susseguiti senza sosta. I genitori, entrambi stranieri, non sono mai riusciti ad accettare l'orientamento sessuali della figlia. "Mi dicevano sei malata, fatti curare", racconta ancora la ventenne. Pugni, gomitate ma anche minacce di morte e continue umiliazioni che costringevano la giovane a ricorrere alle cure dei sanitari fino a quando, in lacrime, ha trovato il coraggio di raccontare la sua situazione familiare facendo così scattare le indagini che hanno portato alla denuncia dei familiari.
